
Proseguiamo la nostra panoramica sui tipi di filtri fotografici che si possono utilizzare per migliorare i propri scatti, parlando del famoso ma pur sempre misterioso filtro a densità neutra o filtro ND.
Un accessorio fondamentale per i fotografi di paesaggio, perché fa parte di quella categoria di filtri il cui effetto non può essere riprodotto in post-produzione.
Insieme scopriremo come utilizzarlo e quale filtro nd scegliere a seconda delle situazioni in cui ti troverai, ti consiglio quindi di non perderti questa guida.
Le cose da dire sono molte, quindi non mi perdo più in preamboli e iniziamo subito col capire perché il filtro nd è così importante per la buona riuscita delle nostre foto, parlando di lunghe esposizioni.
Lunghe esposizioni di giorno con i filtri neutri
Le lunghe esposizioni sono una particolare tecnica fotografica, che permette di scattare immagini di forte impatto la cui caratteristica principale è la percezione reale del movimento.
Come tutti sappiamo la peculiarità di una fotografia è solitamente quella di fermare il tempo.
Il traffico cittadino, l’acqua di un fiume, la nebbia sono tutti elementi che in una fotografia vengono immortalati come elementi statici e non dinamici come in realtà sono in natura.
Conoscendo questa tecnica potrai dare una nuovo significato ai tuoi scatti, creando quegli scenari che prima pensavi destinati solo ai grandi fotografi.
Cerchiamo quindi di capire come ottenere questi suggestivi scatti con la nostra attrezzatura.
Esposizioni lunghe con filtri neutri: importante premessa
Guardando le foto di questa pagina o quelle di altri fotografi, ti renderai conto come le caratteristiche principali di questa tecnica siano:
- Immagini perfettamente nitide dei soggetti statici.
- Contorni morbidi a volte quasi impercettibili nei soggetti in movimento. Quasi a creare una scia di direzione.
Queste due caratteristiche devono essere imprescindibili quando si parla di fotografie a lunghe esposizioni.
La differenza tra i soggetti in movimento e quelli statici deve essere quanto più marcata possibile, altrimenti l’immagine perderebbe di significato diventando un agglomerato di elementi mossi.

Nelle fotografie con lunghe esposizioni, i contorni dei soggetti statici devono essere sempre nitidi.
Sicuramente ti starai chiedendo se questa tecnica è difficile da imparare e se servono delle particolari attrezzature per avere dei buoni risultati.
Ti voglio subito rassicurare!
Se possiedi una fotocamera anche di fascia economica e una mediocre lente, con l'aggiunta di due altri accessori fotografici potrai tranquillamente avere delle foto di qualità.
Ovviamente come in tutto nella vita, per riuscire ti serviranno:
- Delle conoscenze di base
- Un buon metodo di lavoro
- Voglia di mettersi in gioco.
Per i primi due punti non ti devi preoccupare, questa guida è stata creata per darti quello che stai cercando.
Quindi non ti resta che rimboccarti le maniche, apprendere e cominciare a sperimentare.
Lunghe esposizioni di giorno: attrezzatura necessaria
Pe fare fotografie con lunghe esposizioni non serve un'attrezzatura all'avanguardia, quindi non intendo dilungarmi in classici discorsi da forum di cui è pieno il web.
Meglio Nikon o Canon? Reflex o Mirrorless?
Le caratteristiche essenziali per usare il tuo corredo fotografico con questa tecnica in tutte le condizioni (giorno, notte,…), sono essenzialmente queste:
- Un buon supporto per la tua attrezzatura, che sia un treppiedi o un supporto di fortuna deve essere stabile.
- Una fotocamera che permetta di impostare manualmente i valori di tempo e diaframma.
- La possibilità di usare la modalità di scatto Bulb (non sempre necessaria).
- Uno o più filtri nd.
- Un telecomando o la possibilità di scatto ritardato.
Visto che l'articolo è molto lungo, se preferisci guardare un filmato ti lascio il link della nostra guida ai filtri nd in formato video.
Ti segnalo che sul nostro canale youtube puoi trovare altri video di tecnica fotografica sulla fotografia di paesaggio.
Lunghe esposizioni di giorno: treppiedi e fotocamere
Affronteremo il discorso sul filtro nd e sulla modalità bulb nei prossimi paragrafi, prima però volevo lasciarti alcune risorse sui primi due punti.
Se vuoi conoscere approfondire il discorso legato al corpo macchina o al treppiede ti consiglio di leggere questi articoli:
- Mirrorless vs Reflex: l'eterna lotta continua
- Le parti della macchina fotografica Reflex
- Scopri cosa guardare in una reflex usata per evitare possibili fregature
- Come scegliere il cavalletto per la tua macchina fotografica
Mentre se devi fare acquisti, ti posso consigliare questi post basati sulla mia esperienza personale di utilizzo:
- Scopri i migliori siti per comprare reflex usate evitando le possibili truffe.
- Nikon D7200 recensione e consigli utili
- Le migliori reflex per iniziare a fotografare con classe
- Panasonic Lumix gx80 recensione, prezzi e consigli utili
- Treppiede Manfrotto: una scelta di qualità
- Il miglior treppiedi da viaggio: quando trovarlo è un obbligo
- La migliore testa manfrotto per rapporto qualità/prezzo
Lunghe esposizioni di giorno e di notte
Questa tecnica fotografica è facilmente attuabile quando la luce nella scena è di intensità molto ridotta, come per esempio avviene nelle ore notturne.
In queste condizioni infatti, sarai costretto ad allungare i tempi di posa dei tuoi scatti per avere la giusta esposizione e per limitare il possibile incremento del valore di iso.
Inoltre dosando il tempo di posa potrai gestire più facilmente l'apertura del diaframma e il conseguente sfocato, una variabile da tenere in estrema considerazione quando si parla di composizione e comunicazione dei tuoi scatti.

Lunghe esposizioni di giorno: come ottenerle
Le cose invece si complicano quando si vuole provare ad effettuare una fotografia con lunga esposizione in pieno giorno.
In queste condizioni, pur minimizzando il valore di iso e diaframma, é praticamente impossibile avere un buon risultato con questa tecnica, se non con soggetti in rapido movimento.
Il rischio maggiore infatti è quello di:
- Non avere la giusta intensità dell'effetto.
- Avere dei problemi di esposizione e ritrovarsi con una fotografia completamente sovraesposta.
Ed è proprio per questo motivo che entra in gioco questo accessorio.
Il filtro nd è l'unico elemento che ti permette di ottenere perfette fotografie con lunghe esposizione anche durante le ore diurne.
Cerchiamo quindi subito di capire il perché di queste affermazioni, analizzando la struttura e il funzionamento del filtro nd.
Fotografare con il filtro nd: struttura e classificazioni del filtro
Questi filtri sono composti da una lente completamente oscurata che blocca una certa quantità di luce, consentendo così di allungare i tempi di scatto da pochi secondi fino ad arrivare a superare diverse decine di minuti.
I filtri nd, se di buona qualità, non alterano la gamma cromatica e il contrasto dell’immagine ma lavorano direttamente solo sull’esposizione.
Come quasi tutti i filtri fotografici, anche questa tipologia è disponibile:
- In lastra
- A vite
Tra i due modelli non vi è differenza in termini di resa, personalmente preferisco usare il filtro a vite per questioni di praticità.
Una scelta che ti consiglio almeno all'inizio, visto che in questo modo non dovrai essere costretto a preoccuparti anche di fissare l'eventuale filtro a lastra all'apposito supporto.
Mentre i materiali di costruzione del filtro nd sono essenzialmente due: resina o vetro ottico.
Anche se costano di più, se ne hai possibilità ti consiglio di acquistare quello in vetro perché a mio avviso la resa e la resistenza all'usura sono nettamente migliori.

Un filtro ND a vite.
Cosa sono gli stop di luce?
Prima di approfondire il discorso sul filtro nd dobbiamo introdurre una variabile fotografica fondamentale quando si parla di lunghe esposizioni, lo stop di luce.
Lo stop è semplicemente un’unità di misura fotografica, che sicuramente inconsapevolmente hai già usato.
Possiamo definirlo l’unità di misura della luce ed è un termine che sentirai molto spesso parlando di fotografia.
Può essere usato:
- Quando scorriamo la scala delle ISO. Per esempio passando da ISO 100 a ISO 200, noi raddoppiamo la quantità di luce che percepisce il nostro sensore, quindi in questo caso incrementiamo di 1 stop la luminosità.
- Anche aumentando o diminuendo il tempo di scatto, influenziamo la quantità di luce che arriva al sensore. Quindi per esempio passando da 4 a 3 secondi di posa, noi scendiamo di un gradino la scala dei tempi e quindi diminuiamo di 1 stop la luminosità.
- Un discorso analogo lo puoi fare anche per il valore di apertura del diaframma f
- Anche quando si parla di stabilizzazione d’immagine viene affrontato il concetto di stop. Questa caratteristica può essere presente all'interno dell'obiettivo (stabilizzatore ottico) o all'interno della fotocamera (stabilizzatore digitale) e consiste in un movimento meccanico delle componenti per cercare di contrastare il micromosso fotografico. Usando un obiettivo o una fotocamera stabilizzata, riuscirai infatti a recuperare degli stop di luce e ad avere un tempo limite di scatto più agevole
- E ovviamente viene usato durante l'utilizzo dei filtri fotografici: ND, GND e polarizzatore.
Se vuoi approfondire il discorso relativo allo stop di una determinata variabile, ti consiglio di cliccare sui link ipertestuali precedenti.
Esposizione lunghe con filtri neutri: la scala filtri nd e la relativa tabella
Come tutti i filtri fotografici anche quello a densità neutra deve essere messo davanti all'obiettivo per poter funzionare correttamente.
A seconda del modello che sceglierai dovrai avvitarlo sopra la lente dell'ottica (in quelli a vite) o sistemarlo sul supporto holder (quelli a lastra).
La quantità di luce schermata e il conseguente effetto dipenderanno dal grado di oscuramento del filtro stesso.
In commercio infatti, esistono diverse componenti nd che differiscono per densità e gradazione e se non si conoscono bene le caratteristiche, c'è spesso il rischio di effettuare un acquisto non idoneo alle proprie esigenze fotografiche.
Le diverse gradazioni di questo strumento sono articolate in una scala nota come la scala filtri nd.
Possiamo per esempio avere un filtro:
- ND2: che avrà una densità tale da schermare la metà dei raggi entranti, assorbendo quindi 1 stop di luce.
- ND4: in cui si avrà un calo di 2 stop di luce.
- …
- ND16: con cui avrai un assorbimento di 4 stop di luce.
- …
Come puoi vedere dalla tabella, per ogni modello di filtro e di conseguenza per ogni grado di oscurità, abbiamo un diverso valore di stop via via crescente da sottrarre alla luminosità.
Filtro ND | Numero di stop |
---|---|
2 | 1 |
4 | 2 |
8 | 3 |
16 | 4 |
32 | 5 |
64 | 6 |
128 | 7 |
256 | 8 |
512 | 9 |
1024 | 10 |
... | ... |
Nel mio filtro nd la scala dei valori è differente
Questo è uno dei dubbi più frequenti che passa per la mente di chi vuole iniziare a utilizzare questa tecnica fotografica.
Non ti allarmare!
È tutto molto semplice,
Per complicarci le cose i filtri a densità variabile in commercio non sono suddivisi in un'unica scala ma ne presentano diverse.
Chissà perché poi!?
Per fortuna tutte queste classificazioni sono perfettamente paragonabili tra loro, rendendo molto più agevole il procedimento.
Generalmente questa tipologia di filtri viene classificata in base:
- Al fattore ND. Ossia la scala appena vista (ND2, ND4,….)
- Alla riduzione di stop di luminosità. Anche questa scala l’abbiamo analizzata poc’anzi e abbiamo visto la similitudine con la precedente.
- Alla densità del filtro. Questa scala ci dice quanto è denso il filtro che stiamo usando ossia quanto è scuro.
Come puoi notare, tutte e tre le scale dicono esattamente la stessa cosa e quindi possono essere facilmente paragonate.
Nella tabella filtri nd sottostante puoi vedere una rappresentazione del concetto appena espresso.
Per esempio un ND2 è uguale a un filtro con:
- Riduzione di 1 stop.
- Oppure con uno a densità 0,3.
Filtro ND | Riduzione di stop | Densità filtro |
---|---|---|
2 | 1 | 0,3 |
4 | 2 | 0,6 |
8 | 3 | 0,9 |
16 | 4 | 1,2 |
32 | 5 | 1,5 |
64 | 6 | 1,8 |
128 | 7 | 2,1 |
256 | 8 | 2,4 |
512 | 9 | 2,7 |
1024 | 10 | 3 |
... | ... | ... |
Fotografare con il filtro nd: come funziona un filtro a densità neutra
Per capire come funzionano questi magici elementi non devi essere uno scienziato, bastano delle basilari nozioni di matematica.
Infatti per ogni filtro utilizzato, la luminosità della scena scende di un numero determinato di stop in base alla tabella appena analizzata.

Una rappresentazione che viene usata per spiegare l'effetto del polarizzatore ma che può andare benissimo anche per rappresentare la densità dei diversi filtri nd. Come puoi notare dall'animazione all'aumentare della densità aumenta anche il grado di oscuramento del filtro. Ci saranno situazioni, in cui utilizzando un filtro molto denso avrai difficolta a mettere a fuoco l'immagine. In questo caso ti consiglio di focheggiare prima di aver montato il filtro sull'obiettivo.Crediti.
Utilizzo del filtro nd: come associare un tempo di scatto al filtro utilizzato
Anche in questo caso il procedimento è molto semplice e ti basteranno le solite basi matematiche per capire il corretto tempo di esposizione.
Penso che il modo migliore di spiegarti il meccanismo sia con l’aiuto di un esempio.
Immagina di essere in montagna con la fotocamera già montata sul treppiede e di aver composto la tua immagine includendo sul terzo destro una piccola cascatella.
Ti sei fatto prestare da un tuo amico un filtro ND64 per fare delle prove con foto a lunghe esposizioni, hai già impostato la macchina e devi solo capire quale tempo di scatto utilizzare.
Uso dei filtri nd: procedimento
Inizialmente fai uno scatto di prova senza filtro con priorità di diaframma per avere un'idea del tempo usato e della composizione.
Il tempo di scatto per il valore di diaframma da te impostato è di 1/10 di secondo.
Questo numero rappresenta il valore che devi impostare sulla fotocamera, se vuoi “congelare” il movimento con quelle determinate impostazioni.
Ma attenzione!
Questo numero, è anche il valore di partenza con il quale calcolare il tempo di scatto necessario quando avrai il filtro montato.
Il calcolo che devi fare è semplicemente (1/10)/64 =6,4s.
Questo valore è quello che devi impostare sulla tua macchina per ottenere una fotografia a lunga esposizione con: quella composizione e quella tipologia di filtro.
E se cambio filtro? Usa la tabella dei filtri ND
- Nel caso tu voglia usare un filtro ND2, devi moltiplicare il tempo per 2 (in questo caso 0,2s probabilmente non basterebbe per lo scopo).
- Se usi un filtro ND4, devi semplicemente moltiplicare per 4.
- E via dicendo fino al termine della scala.
La regola generale è quindi:
Tempo di scatto (senza filtro) x il numero che trovi dopo la sigla ND (ossia la tipologia di filtro)= tempo di scatto (con filtro)
Se comunque hai ancora qualche perplessità la tabella filtri nd sottostante dovrebbe toglierti ogni dubbio.
Tabella filtri nd
Tempo di scatto senza filtro | Con filtro ND2 | Con filtro ND4 | Con filtro ND8 | Con filtro ND16 | Con filtro ND32 | ... |
---|---|---|---|---|---|---|
1/8000 | 1/4000 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | ... |
1/4000 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | ... |
1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | ... |
1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | ... |
1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | ... |
1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | ... |
1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | ... |
1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | ... |
1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 | ... |
1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 | 2 | ... |
... | ... | ... | ... | ... | ... | ... |
Tempo di scatto senza filtro | Con filtro ND2 | Con filtro ND4 | Con filtro ND8 | Con filtro ND16 | Con filtro ND32 | ... |
---|---|---|---|---|---|---|
1/8000 | 1/4000 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | ... |
1/4000 | 1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | ... |
1/2000 | 1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | ... |
1/1000 | 1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | ... |
1/500 | 1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | ... |
1/250 | 1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | ... |
1/125 | 1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | ... |
1/60 | 1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | ... |
1/30 | 1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 | ... |
1/15 | 1/8 | 1/4 | 1/2 | 1 | 2 | ... |
... | ... | ... | ... | ... | ... | ... |
In questa tabella puoi facilmente vedere il decremento degli stop all'aumentare della densità del filtro.
Se vuoi vedere una più ampia gamma di tempi di posa, ti consiglio di guardare in fondo a questa pagina.
N.B: Se il tuo filtro presenta una diversa scala rispetto a quella ND, ricordati di fare il paragone fra le diverse scale per ottenere il valor ND risultante.
Fotografare con il filtro nd per ottenere lunghe esposizioni: la tecnica
Se è da un po' di tempo che hai iniziato ad apprendere questa tecnica, capirai che non c’è una legge universale sul quale filtro applicare a seconda del paesaggio.
Come abbiamo detto in precedenza per scattare questo genere di fotografie, sarai spesso all’aria aperta e quindi sarai soggetto alle variazioni di luce dettate dalle condizioni atmosferiche.
Inoltre la prerogativa delle lunghe esposizioni è di fotografare dei soggetti in movimento, soggetti che ovviamente vanno a velocità molto diverse tra loro, rendendo ancor più complicata la scelta del filtro.
Saranno proprio questi due parametri insieme all’intensità dell’effetto che vuoi ottenere che ti indirizzeranno nella scelta.
Sicuramente all’inizio potrà sembrarti un po’ complicato da attuare ma come tutte le cose prendendoci la mano ti verrà naturale.
Per aiutarti facciamo comunque degli esempi.

Una rappresentazione degli effetti del filtro ND alle diverse densità.
Utilizzo del filtro nd con soggetti veloci e scarsa luce
Vuoi creare delle foto con lunghe esposizioni di una bella cascata in un bosco montano. La luminosità è scarsa per via della fitta vegetazione e la cascata ha un movimento più che sostenuto.
Queste due condizioni sono ottimali per la nostra tecnica, probabilmente potresti riuscire ad avere un buon effetto anche senza utilizzare il filtro nd (con tempi di scatto di 1 o 2 secondi) o al massimo usandone uno poco denso quindi al di sotto del ND8.

Utilizzo del filtro nd con soggetti lenti e scarsa luce
In questo esempio invece, ti trovi a fotografare il mare vicino all’ora del tramonto.
La luminosità sta lentamente calando ma il mare sembra una tavola.
In questo caso solo la variabile luminosità gioca a nostro favore.
Dovrai usare dei tempi di esposizione superiori rispetto all’esempio precedente, in questo caso dovrai usare un filtro a densità maggiore (ND16 o 32) per avere un discreto effetto.

Fotografare con filtro nd: soggetti lenti e molta luce
Non contento delle fotografie del giorno prima, il pomeriggio seguente torni in spiaggia per affinare la tecnica.
Anche oggi il mare è tutt’altro che agitato e la luce è notevolmente aumentata rispetto alla sera prima.
Entrambe le variabili remano fortemente a tuo sfavore e dovrai ulteriormente allungare i tempi d'esposizione.
In questo caso hai due possibilità:
- O usi un filtro molto più denso.
- Oppure monti più filtri nd insieme, aumentando così il potere oscurante totale.
Se userai un filtro più denso, potrai calcolare il tempo risultante in maniera analoga a quanto abbiamo visto precedentemente.
Se invece deciderai di usare più filtri nd di diversa densità, per capire il tempo di scatto da sceglier dovrai comportarti come spiegato nell'esempio seguente.
Fotografare con filtro nd utilizzando più filtri contemporaneamente
Immagina di avere a disposizione un filtro ND4, e due ND8.
In base alla tabella vista precedentemente, possiamo dire che un filtro:
- ND4 corrisponde a 2stop di riduzione della luminosità.
- ND8 corrisponde a 3 stop di riduzione della luminosità.
- ND8 corrisponde a 3stop di riduzione della luminosità.
Quindi in totale avrai un filtro con (2+3+3=8) stop di riduzione della luminosità.
Ora devi vedere sempre nella stessa tabella a quale filtro corrisponde uno riduzione di 8 stop di luminosità, in questo caso 8 stop corrispondono a un filtro ND256.
Di conseguenza 256 sarà il tuo fattore moltiplicativo che ti servirà per calcolare il tempo di scatto con la formula vista precedentemente.
Tempo di scatto (senza filtro) x il numero che trovi dopo la sigla ND (ossia la tipologia di filtro).
Facile non trovi?
Regola generale utilizzo filtro nd
Quindi possiamo dedurre la seguente regola
La regola generale è :
num. stop primo filtro + num. stop 2 filtro + num. stop n filtro = num. stop totali filtro risultante
Quelle appena viste sono solo alcune delle possibili situazioni in cui ti potresti trovare ad utilizzare un filtro ND ma i concetti base sono sempre gli stessi:
- Maggiore è la luminosità, maggiore è la difficoltà nell’avere lunghe esposizioni.
- Minore è il movimento, maggiore è la difficolta nell’avere una buona scia.
Devi ragionare su questi due elementi per capire il tempo di scatto che vorresti usare e di conseguenza il filtro necessario da utilizzare.
Quando saprai gestire i tuoi scatti in base a queste due variabili, sarai in grado di scegliere che filtro adottare anche in base all’intensità che vuoi dare all’effetto.
Utilizzo del filtro nd: la modalità bulb
Per alcuni tipi di esposizione l’utilizzo del filtro non basta per realizzare questa tecnica. Questo avviene per pose molto lunghe, che superano la scala dei tempi delle comuni fotocamere che normalmente è di 30 s massimo.
Quando avrai a che fare con scatti superiori ai 30 secondi, devi attivare la modalità di scatto Bulb.
Generalmente questa opzione la puoi impostare facilmente attraverso la ghiera, la trovi sotto la lettera B, se così non fosse controlla sul libretto delle istruzioni della tua fotocamera come impostarla.
Come funziona la modalità bulb
Questa modalità ti permette di esporre alla luce il tuo sensore per un tempo indeterminato, semplicemente premendo il pulsante di scatto per due volte.
Alla prima pressione l'otturatore si aprirà e inizierà lo scatto vero e proprio, che terminerà solo quando premerai nuovamente il pulsante.
Essendo questi tempi molto lunghi, per evitare vibrazioni dovute alla pressione sul pulsante ti consiglio di munirti di un telecomando per il controllo remoto, lo puoi tranquillamente acquistare per una decina di euro su Amazon.
Inoltre, per essere il più preciso possibile utilizza un cronometro per scandire il tempo di scatto calcolato.
Fotografare con filtro ND: ultimi consigli di utilizzo
In questo paragrafo troverai una lista di ulteriori consigli e approfondimenti sugli argomenti appena trattati.
Tranquillo questa guida non è finita, ho ancora molto da raccontarti!!
Foto filtro nd e stabilità
Ricordati di affidarti a un treppiede robusto e stabile.
Per aiutare la stabilizzazione di questo accessorio cura ogni minimo particolare:
- Non alzare troppo la barra centrale, anzi se puoi non alzarla affatto, specialmente con esposizioni che superano i 30 secondi.
- Se non ti senti sicuro puoi mettere una piccola zavorra nella parte centrale del treppiede. Potrà andare bene qualsiasi cosa, basta che sia più pesante che voluminosa (per non avere un effetto vela).
Ricordati inoltre:
- Di non premere mai il pulsante di scatto. Usa un telecomando o la modalità di scatto ritardato per evitare il possibile micromosso.
- In caso di utilizzo di fotocamere reflex, se il tuo corpo macchina lo consente, imposta il blocco dello specchio.
Per migliorare le tue fotografie
- Durante la fase di scatto chiudi il mirino con il copri mirino in dotazione o con qualcosa di fortuna (io uso il patafix per esempio).
L’importante è che non passino raggi luminosi, in questo modo eviterai un possibile deterioramento dell’immagine dato dall’ingresso di luce posteriore - Se la tua fotocamera ha la funzione anti pixel caldi attivala. Nonostante il basso valore di iso il rumore digitale è sempre in agguato.
- Le tabelle che fino ad adesso abbiamo visto non vanno prese come oro colato. Potrai avere gli stessi effetti anche avvicinandoti a un determinato valore di scatto, fai sempre delle prove in modo tale da affinare la tua tecnica.
- Lega la tracolla della macchina fotografica al treppiede (potrebbe volare davanti all’obiettivo con il vento).
Per migliorarti la vita
- Se non vuoi perdere tempo in calcoli o non vuoi consultare le tabelle, esistono delle applicazioni gratuite scaricabili sul telefonino che ti faciliteranno le cose (es. per Android ND Filter Time).
Ti consiglio però di passare a queste appliccazioni solo in un secondo momento, quando avrai ben chiaro come funziona questa tecnica.
Esposizioni lunghe con filtri neutri: quali soggetti scegliere
Come ormai avrai capito, una delle caratteristiche principali imprescindibili di questa tecnica è che il soggetto della scatto sia in movimento.
Quindi hai una scelta veramente vasta quando si parla di fotografie con lunghe esposizione, anche se spesso sul web sembra che l’unico soggetto degno di nota sia l’acqua.
Sicuramente questo elemento è uno di quelli che meglio si presta a questa tecnica essendo spesso in perenne movimento.
Pensa ai fiumi, alle cascate, al mare tanto per citare alcuni esempi ma non fermare la tua creatività a questi banali soggetti.
Potrai usare questa tecnica per dipingere con colori e luci i tuoi scatti regalando emozioni irripetibili.
Pensi che stia esagerando?
Prova a giocare con questi elementi e capirai di cosa sto parlando.
Lunghe esposizioni di giorno utilizzando l'acqua
Sfrutta tutto quello che questo elemento rappresenta.
Quindi non fermarti a cascate, fiumi, mari…
Puoi avere scatti interessanti anche davanti a un rubinetto, a una fontana, a una bottiglia d’acqua.
Prova inoltre a mescolare liquidi di diverso colore e densità, in questo modo dipingerai letteralmente la tua fotografia.
Fotografare la natura con il filtro nd
Un campo fiorito, dei panni stesi al sole… Qualsiasi cosa venga mossa dal vento, se sapientemente immortalata può regalare scatti memorabili.
Inoltre non dimenticarti di sfruttare gli elementi naturali: nebbia, nuvole, neve… Sono solo alcuni degli elementi che puoi scegliere come soggetti delle tue composizioni.

Lunghe esposizioni di giorno: non serve uscire di casa
Applica questa tecnica nella quotidianità.
Tutto quello che facciamo o vediamo è in movimento costante, prova a riprenderlo nei tuoi scatti.
Che siano due mani che applaudono, le fruste della cucina che montano le uova, la lavatrice che sta facendo la centrifuga la cosa importante è usare la tecnica che ora possiedi.
Sfrutta la luce
Il traffico cittadino, un faro portuale, sono solo alcuni degli esempi di luci in movimento che nelle ore notturne puoi trovarti di fronte.
Ricordati che il limite sta solo nella tua fantasia, se non ci sono luci che si muovono perché non le muovi tu con le tue mani praticando la famosa tecnica del light-painting.
Altri scenari idilliaci per le fotografie con lunghe esposizione sono ovviamente: fuochi d’artificio, Luna Park, i terminal container..

Fotografare le persone con il filtro nd
Lo sport a mio avviso è un campo in cui questa tecnica può dare il meglio.
Immortalando atleti in movimento all’apice dello sforzo riuscirai a dare un vero senso di sofferenza e di velocità, un vero spot dello sport.
Con questa tecnica potrai inoltre riprendere i monumenti della tua città senza avere decine di persone davanti al tuo obiettivo, visto che quasi spariranno utilizzando tempi lunghi di posa.
Oppure potrai creare l’effetto di una vera e propria città popolata da fantasmi fluttuanti.

Fotografare con filtro nd: piano operativo di scatto
Cerchiamo ora di riassumere quello che abbiamo detto per avere uno schema operativo da utilizzare durante la fase di scatto.
Utilizzo del filtro nd: pensa alla composizione
Una volta arrivati nella location e scelto il soggetto principale dello scatto, osserva l’ambiente circostante.
Cerca di carpirne ogni minimo dettaglio, entra in sintonia con le tue emozioni e pensa a cosa vorresti comunicare al tuo ipotetico spettatore.
Questa fase è molto importante per capire come comporre l’immagine in modo tale che risulti il più espressiva possibile.
Ricordati che una fotografia con lunga esposizione non può fare miracoli e sicuramente non compenserà l'errata scelta di una composizione iniziale.
Non sottovalutare questo punto perché è molto facile che succeda le prime volte che sperimenterai questa tecnica.
Il motivo è molto semplice.
Si è totalmente concentrati su come utilizzare i filtri e su quale tempo sia meglio impostare, così tutto il resto perde momentaneamente di importanza.
Utilizzo del filtro nd: le operazioni preliminari
- Monta la tua attrezzatura: corpo macchina, obiettivo e treppiede.
- Nel corpo macchina imposta: formato RAW, ISO 100, Modalità di scatto manuale.
- Autofocus e stabilizzatore obiettivo disattivati.
- Puoi opzionalmente attivare blocco dello specchio e funzione anti pixel caldi.
Filtro nd, luminosità e velocità del soggetto
Una volta scelta la composizione, osserva i due parametri principali che influenzeranno la tua foto: la luminosità e la velocità del movimento.
Ricordati che per avere delle ottime condizioni di scatto:
- La luminosità deve essere ridotta
- La velocità del movimento elevata.
In base a come hai valutato i due parametri e all’intensità dell’effetto che vuoi ottenere, scegli il filtro nd che ti permetterà di avere il tempo che tu pensi ideale per quella scena. Ricordati che:
Non scegli il tempo in base al filtro utilizzato ma piuttosto scegli il filtro in base al tempo che tu stimi a grande linee sia ideale per la scena.
Per esempio se sei in un bosco e stai fotografando un ruscello in piena, ti basteranno pochi secondi d’esposizione per ottenere un buono scatto quindi risulterebbe inutile mettere un filtro troppo denso.

Fotografare con filtro nd: scaletta operazioni
- Fai una foto di prova per vedere se l’immagine è correttamente a fuoco e segnati il tempo di scatto per quel valore di diaframma.
- Se preferisci blocca la messa a fuoco.
- Con l’aiuto delle tabelle o con le applicazioni consigliate calcola il tempo di scatto relativo al filtro neutro utilizzato ed impostalo sulla fotocamera.
- Monta il filtro ND facendo a attenzione a non muovere la messa a fuoco.
- Se il filtro non è troppo denso controlla con il live View della tua fotocamera se è tutto in ordine.
- Fotografa con il telecomando o con la funzione di ritardo dello scatto.
- Controlla il risultato e se non sei soddisfatto cambia le impostazioni fino a quando l'intensità dell'effetto non ti soddisfa.
- Ti consiglio una blanda post-produzione per ottimizzare l’immagine.
Uso del filtro nd: conclusioni finali
Questa è la sequenza di operazioni che dovrai seguire quando vorrai adottare questa tecnica.
Come ti ho accennato, non c’è una legge universale per azzeccare sempre subito al primo scatto quello che vogliamo trasmettere.
Ma tranquillo con il tempo, affinando la tua tecnica, i tentativi per ottenere un'immagine di qualità saranno sempre meno.
In fondo cosa pensi che i grandi fotografi facciano un solo scatto per paesaggio?
Filtri nd: quali scegliere
Come avviene ormai per tutti gli oggetti al mondo d’oggi, potrai trovare filtri da 2 soldi o filtri che costano diverse decine di euro.
Essendo il filtro ND una componente fondamentale per avere delle buone fotografie con lunghe esposizioni, ti consiglio di non risparmiare più di tanto su questo strumento.
Questo consiglio è particolarmente indirizzato a chi pensa di effettuare scatti con esposizioni molto lunghe.
Quando effettuiamo questo genere di fotografie sotto la luce del sole, se il filtro è di qualità scadente può far apparire una velatura di color magenta sulle nostre fotografie.
Questa tonalità aumenta d'intensità all'aumentare del tempo d'esposizione.
Quindi pensaci bene prima di fare il tirchio 🙂
Quando compri un filtro, ricordati sempre che il diametro di questo combaci con l’obiettivo su cui lo desideri montare.
Altrimenti in alternativa dovrai comprare degli adattatori per poter utilizzare il tuo nd anche su lenti che presentano dimensioni diverse dal filtro.
Ormai dovresti avere chiaro come poter scegliere un filtro nd adatto alle tue caratteristiche quindi non mi dilungo in possibili modelli o marche in questa guida perché potrebbe diventare eterna 🙂
Qui sotto puoi comunque puoi trovare i filtri che ho utilizzato nella mia carriera fotografica e con i quali mi sono sempre trovato benissimo.
- Riduce la luce che entra nell'obbiettivo della fotocamera
- Consente aperture maggiori e tempi di posa più lenti
- Rivestimento ACCU-ND per il bilanciamento del colore neutrale
- Consente di ridurre la profondità di campo per i ritratti
- anello in alluminio basso che evita vignettatura
- Assenza di dominanti di colore grazie al coating IR che blocca la luce infrarossa.
- Bassissima caduta di luce periferica (vignettatura) grazie al profilo in alluminio aeronautico molto sottile di soli 3.5mm. Uno dei filtri ND SLIM più sottili al mondo.
- Vetro ottico per applicazioni di precisione di altissima qualità e trasparenza (esclusiva NiSi), l’unico filtro ad utilizzare lo stesso vetro degli elementi di più alta qualità delle lenti...
- La pulizia è molto facile grazie al Nano Coating e il rivestimento idrorepellente e resistente a olio e grasso.
- Rivestimento anti riflesso contro luci parassite, luci fantasma, flare e riflessi indesiderati.
Fotografare con filtro nd: conclusioni
Nella corposa guida di oggi, abbiamo analizzato le principali caratteristiche del filtro a densità neutra, cercando di capire come utilizzarlo per migliorare i propri scatti.
Essendo questo un corso di fotografia di base, ti ricordo che il filtro nd non è indispensabile per le tue immagini.
Ti posso comunque assicurare che quando scoprirai il vero amore per la fotografia, non potrai fare a meno di questo magico accessorio.
Spero che questo post ti sia servito per capire qualcosa di più sull'argomento ma se hai ancora qualche dubbio non esitare a contattarmi, sarò lieto di poterti aiutare 🙂
Fammi contento, lascia un commento
Hai mai utilizzato il filtro a densità neutra per migliorare i tuoi scatti?
Mi piacerebbe conoscere la tua esperienza, perché non lasci un tuo pensiero sul tema nei commenti?
Ultimo aggiornamento 2023-11-23 - Immagini da Amazon Product Advertising API
Molto convincente. Esauriente anche grazie ai tutorial su YouTube. Certo che a innamorarsi non diventerai ricco ma ti stupisci di scoprire te stesso e l’arte che è una ricchezza inestimabile che unisce le persone proprio per la loro diversità. Buon Lavoro.
Grazie per il supporto Danilo e soprattutto per le bellissime parole!