
Iniziamo la nostra rassegna sui principali tipi di filtri fotografici, parlando del filtro uv o filtro ultravioletti.
Il filtro anti uv (o filtro uv) a differenza delle altre tipologie di questo accessorio, non produce un effetto vero e proprio sulle tue fotografie e con l'avvento della fotografia digitale ha perso parte della sua importanza.
Cerchiamo quindi di capire il motivo di questo declino e soprattutto a cosa serve il filtro uv nelle nostre sessioni di scatto.

Il filtro UV e la sua struttura
È costituito da un sottile vetro trasparente (senza nessuna colorazione aggiunta), che generalmente viene avvitato sull'obiettivo.
La superficie di questo filtro è trattata in modo da permettere di bloccare la maggior parte dei raggi ultravioletti presenti sulla scena.
I problemi derivante da questi raggi, é che se sono presenti in grosse quantità (es. al mare o in alta montagna), possono provocare delle alterazioni cromatiche azzurre nelle tue fotografie.
Questo fenomeno si verificava spesso quando le fotocamere erano ancora a pellicola, vista la grande sensibilità di questo materiale nei confronti dei raggi ultravioletti.
Nelle macchine moderne, per diversi motivi che ora andremo ad analizzare, queste alterazioni cromatiche sono pressoché inesistenti anche senza che il filtro sia montato sull'obiettivo.




Un filtro UV.
Il filtro ultravioletti nella fotografia digitale?
Esistono principalmente tre motivi per i quali il filtro uv ha perso la propria funzione nelle fotocamere digitali.
- Innanzitutto, tutte le lenti degli obiettivi moderni sono già trattate per impedire ai raggi ultravioletti di rovinare i nostri scatti.
- Inoltre a livello del sensore è presente un filtro anti uv, che rende praticamente inutile l’aggiunta di un'ulteriore componente davanti all’ottica.
- Se tutto questo non bastasse per fermare i dannosi raggi uv, questo difetto è facilmente risolvibile in post-produzione.
Ma allora perché qualcuno usa ancora questa tipologia di filtro?
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Il filtro UV a cosa serve?
Ormai, questa tipologia di filtro fotografico viene usato principalmente per proteggere la lente dell’obiettivo da graffi e urti accidentali, che si possono sempre verificare durante le tue sessioni di scatto.
Per questo motivo il filtro uv è di solito a vite, così una volta avvitato sopra la lente, in caso di piccolo urto sarà lui a subire le peggiori conseguenze dell'impatto.
Un fattore non di poco conto, se pensi che questo strumento costa al massimo tra i 30 e i 40 euro, ma protegge una lente che potrebbe valerne anche più di mille.
Il mio consiglio
Personalmente sconsiglio questo uso del filtro uv, perché preferisco adottare un semplice paraluce per attenuare i possibili urti.
Il motivo è presto detto, aggiungendo un filtro davanti all'obiettivo si ha una maggiore complessità totale dell'ottica e un rischio maggiore di difetti d'immagine dovuti all'incidenza dei raggi luminosi.
Per questo motivo, se decidi di adottare questo filtro fotografico presta la massima attenzione alla sua qualità costruttiva, per evitare di comprare prodotti scadenti che potrebbero rovinare le tue fotografie con riflessi e aloni indesiderati.
Quale filtro UV comprare?
Il costo di un filtro uv non è proibitivo, si aggira tra i 15 e i 50 euro a seconda della qualità della lente.
Esistono numerose marche in commercio ma personalmente mi sono sempre affidato a queste per i miei filtri fotografici.
- GOBE ADESSO È URTH | Abbiamo cambiato nome per riflettere meglio ciò che ci impegniamo a proteggere. Per trovare il prodotto equivalente Urth, cerca il codice B088C2ZSKZ
- MIGLIORA LA NITIDEZZA | Riduce l'effetto sfocato, rende più nitida l'immagine e protegge l'obiettivo.
- GOBE 1PEAK | Realizzato per obiettivi di livello base. Vetro ottico giapponese di alta qualità con nano-rivestimento a 12 strati per un bilanciamento del colore neutro, riduzione del riflesso...
- NESSUNA VIGNETTATURA | Gli anelli in robusto magnalium sono progettati con una doppia filettatura per permettere l'impilamento e un profilo sottile per evitare la vignettatura.
- PROTEGGE L'OBIETTIVO | I filtri UV proteggono gli obiettivi senza influenzare le impostazioni di esposizione. Mantieni un filtro UV sui tuoi obiettivi per proteggerli dai pericoli del normale utilizzo:...
- Assorbe i raggi ultravioletti che spesso rendono la fotografia all'aperto confusa e poco nitida
- I filtri multistrato digitali riducono notevolmente i riflessi e le immagini fantasma.
- finitura in alluminio satinato nero opaco, telaio in Almite che riduce i riflessi
- Dotato di vetro cerchiato di nero per ridurre la possibilità di riflesso della luce sul bordo.
- Filtro Ultra sottile per evitare le vignettature sugli obiettivi grandangolari, progettati anche per tenere un copriobiettivo
Ricordati nel caso volessi comprare un filtro uv, che il suo diametro deve essere uguale a quello dell'obiettivo sopra il quale lo monterai, altrimenti sarà inutilizzabile.
In alternativa, potrai comprare degli adattatori che permettono di montare il filtro anche su lenti che presentano un diverso diametro.
Il filtro Skylight a cosa serve
Il filtro skylight è una tipologia di filtro pressoché identica a quello uv, eccetto che per una leggera colorazione rosa della lente del filtro.
Anche lo skylight come quello uv, attenua i raggi dannosi e migliora la gamma cromatica, inoltre regala una tonalità più calda ai nostri scatti.
Anche per questi filtro vale un discorso analogo al precedente, con l'avvento della tecnologia e la post-produzione sempre più spinta, il suo utilizzo nella fotografia digitale è diventato pressoché inutile.


Il filtro UV a cosa serve: conclusioni
In questo breve articolo, abbiamo analizzato la non importanza del filtro uv nella fotografia digitale.
Con questo post non voglio scoraggiarti dall'acquisto di questo accessorio ma pensaci bene prima di effettuarlo.
Personalmente ho in dotazione più di un filtro uv, che usavo con il mio corpo macchina a pellicola ma ora gli uso solo occasionalmente, come protezione dai colpi quando non uso il paraluce.
Fammi contento, lascia un commento
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensi, quale è stata la tua esperienza con questa tipologia di filtro?
Sono stato troppo critico nei confronti di quest'accessorio?
Ti aspetto nell'area commenti in fondo alla pagina.
Ultimo aggiornamento 2023-06-02 - Immagini da Amazon Product Advertising API
Grazie del consiglio… alla prox Antonio
È sempre un piacere Antonio!!
Buona serata!
quindi meglio un buon paraluce, si, ma non protegge la lente dalla polvere!
Ciao Claudio,
sinceramente non vedo la polvere come un grosso problema almeno che non si facciano sessioni fotografiche in situazioni a rischio.
Se faccio per esempio una sessione di scatto in città o su un prato, non vedo l’utilità di montare un filtro uv solo per arginare il problema polvere.
Ovviamente poi ognuno ha le proprie idee e abitudini di utilizzo.
Ti ringrazio per il tuo commento.
Simone
Quindi con il digitale sono “sorpassati” anche per i vecchi filtri cromatici (rosso, giallo, verde, ecc) che si usavano per il b/n 🙂
Ciao Marco,
personalmente la penso come te, i filtri cromatici sono ormai superflui nella fotografia digitale a meno che tu non stia usando una fotocamera con sensore monocromatico ma non penso sia questo il tuo caso.
Simone
Prendo atto dei tuoi consigli, ma non condivido la sua inutilità. Il rischio di un graffio è sempre alto, proteggere l’obbiettivo è indispensabile. Un vecchio fotografo
Direi che sei stato più che obiettivo ed equilibrato. Effettivamente, quando le fotocamere erano analogiche e si usava la pellicola, l’uso dei filtri era necessario (personalmente, usavo una Nikkormat). Oggi, con l’avvento dell’elettronica, questo bisogno non sussiste più e, giustamente come sostieni, se devo usare un filtro che, comunque vada, va a complicare lo schema ottico della fotocamera, tanto vale usare un paraluce appropriato. Tanto più che attualmente, esistono diversi buoni programmi per la post produzione (qualcuno storcerà il naso…..). Diverso è il discorso del filtro polarizzatore che, credo, abbia ancora una parte importante in fase di ripresa in certi ambienti. Dico “credo”, perché mi sto accostando ora alla fotografìa digitale ed, allo stato presente, non so se esiste qualche espediente del genere connaturato con la fotocamera. In ogni caso, grazie per esserci 🙂
Grazie mille Alessandro per il tuo contributo e per il tuo supporto!!
Esatto il polarizzatore ha ancora importanza nella fotografia digitale, puoi trovare informazioni a riguardo anche nel blog.
A presto
Simone
Grazie infinite per la spiegazione chiara ed esaustiva. Avevo davvero un grande dubbio poiché inesperta e poco informata. Articolo ben strutturato.
Grazie per i consigli.
Grazie mille Serena per le tue belle parole.
A presto
Simone
Sono d’ accordo, ovviamente, sulla non utilità di un filtro che modifica le dominanti cromatiche. Anche io lo tolgo per on avere riflessi, flares e per non frapporre ostacoli alla nitidezza dell’ obbiettivo. Purtroppo che io sappia non sono in commercio delle semplici protezioni per la lente frontale, paraluce a parte, che però non parano polvere, salsedine, spruzzi, ditate… Tutto quello che si traduce in manovre di pulizia potenzialmente pericolose per la lente.
Ciao, buona luce.
Ciao Roberto, scusa il ritardo nell’approvazione ma il messaggio era finito nello spam.
Grazie per il tuo contributo e buona luce anche a te!
buoni consigli !! Grazie !!
Grazie a te per il supporto Marco!
Faccio trekking, uso la macchina fotografica con un obiettivo Tamrom focale variabile da 18 a 300 mm. Non uso il paraluce perchè cambiando la focale esso mi appare sulle fotosvignettandole. Il filtro UV mi ha protetto l’obiettivo dai colpi che la macchina prende quando cammino in trekking. Per me va bene come protettore.
Ciao Salvatore e grazie per il tuo contributo, personalmente se dovessi usare il filtro come protezione lo toglierei in fase di scatto ma ovviamente questa è solo la mia operatività.
Grazie ancora per la tua testimonianza e per aver condiviso la tua esperienza su questa pagina.