Nascita della fotografia e prima macchina fotografica: due tappe fondamentali per l’umanità

nascita della fotografia 3

Nel primo capitolo di questo corso, parleremo della storia di questa nobile arte, iniziando dalla nascita della fotografia fino ad arrivare alla prima macchina fotografica digitale.

Ho già sentito i primi sospiri e ripensamenti, quindi cerco subito di tranquillizzarti!

Non è come sembra!!

Non è mia intenzione bombardarti di date ed eventi storici sicuramente interessanti che puoi reperire ovunque on line.

Quello che a noi interessa, è studiare la storia della fotografia correlandola con il presente, cercando di capire come la sua nascita abbia influenzato le nostre vite.

Credimi se ti dico che:

Senza fotografia il Mondo civilizzato probabilmente non sarebbe come ora lo conosci.

Click to Tweet

Pensi che stia esagerando?

Continua a leggere ne riparleremo a fine articolo 😉

nascita fotografia

Nascita della fotografia e prime critiche

Quando è nata la fotografia?

Chi è l'inventore della macchina fotografica?

Queste di solito sono le prime domande che si pone chi si affaccia al mondo della fotografia per la prima volta.
Domande sicuramente sensate e molto curiose, ma forse non così utili per conoscere quello che la storia della fotografia può insegnarti.

La fotografia  è stata sicuramente uno dei mezzi che maggiormente hanno influenzato la comunicazione all’interno della società.
Proprio per questo motivo, la sua storia è stata sempre costellata da un grosso interesse da parte dell’opinione pubblica, interesse che nel corso degli anni ha generato non poche accese discussioni.

Basti pensare che già alla nascita la fotografia (1839) venne aspramente criticata dalla chiesa e da buona parte dei pittori dell'epoca, i quali non persero occasione per gettare del fango su questa arte nascente.

La nascita della fotografia: l'opinione di Baudelaire

Come se non bastasse anche personaggi influenti, come per esempio Baudelaire, definirono la fotografia come un fenomeno di idiozia di massa, di minimizzazione dell'arte.

Nel 1859 durante la prima mostra congiunta di fotografia e pittura, il così detto Salon di fotografia, il poeta francese ebbe durissime parole nei confronti di questa arte nascente.

È sorta in questi deplorevoli giorni, una nuova industria che ha contribuito non poco a confermare nella sua fede la dappocaggine e a rovinare ciò che poteva restare di divino nello spirito francese. L'arte va di giorno in giorno perdendo il rispetto di stessa, si prosterna davanti alla realtà esteriore, e il pittore diventa sempre più incline a dipingere non già quello che sogna, ma quello che vede. "

Baudelaire C.  Aaron Scharf, Arte e fotografia, Einaudi, Torino, 1979.

Come se non bastasse anche personaggi influenti, come per esempio Baudelaire, definirono la fotografia come un fenomeno di idiozia di massa, di minimizzazione dell'arte.

Nel 1859 durante la prima mostra congiunta di fotografia e pittura, il così detto Salon di fotografia, il poeta francese ebbe durissime parole nei confronti di questa arte nascente.

" È sorta in questi deplorevoli giorni, una nuova industria che ha contribuito non poco a confermare nella sua fede la dappocaggine e a rovinare ciò che poteva restare di divino nello spirito francese. L'arte va di giorno in giorno perdendo il rispetto di stessa, si prosterna davanti alla realtà esteriore, e il pittore diventa sempre più incline a dipingere non già quello che sogna, ma quello che vede. "

Baudelaire C.  Aaron Scharf, Arte e fotografia, Einaudi, Torino, 1979.

nascita della fotografia

Con questo mio caro Baudelaire con me hai chiuso!!

Nascita della fotografia e pittura

Anche se la mostra riscosse un gran successo, in quegli anni c'era una grossa riluttanza a definire la fotografia come una vera e propria arte, come poteva invece essere considerata la pittura.

Le critiche maggiori erano molteplici ma possiamo riassumerle in questi due punti:

  • La  buona riuscita di una foto non era dovuta alla bravura del fotografo ma solamente alle qualità tecniche della macchina usata.
  • Il fotografo non può modellare l'immagine come un pittore, quindi la fotografia è una copia della realtà non un'arte astratta.

Inoltre nei primi anni molti pittori considerati mediocri cambiarono professione diventando fotografi in erba.

Questo fattore ovviamente non giocò a favore della fotografia, che venne così definita come "la palestra dei pittori mancati".

Una palestra dove  non erano richieste grosse doti mentali ed artistiche per esprimersi al meglio.

Nascita della fotografia e primi studi fotografici

Nonostante questo, fin dai primi anni di vita, la fotografia affiancò la pittura diventando parte integrante del lavoro di un ritrattista

Grazie a quest'arte i costi e i tempi per effettuare un ritratto calarono drasticamente.
In questo modo tutti, e non solo i benestanti, potevano finalmente avere il proprio "selfie" da esibire, entrando di diritto a far parte della storia.

Fiorirono così i primi studi fotografici, specializzati in foto ricordo e album di famiglia. 
Generalmente queste collezioni fotografiche avevano carattere prevalentemente privato e venivano tramandati di generazioni in generazioni. 
Risulta comunque innegabile che in questi anni un timido primo passo verso un mondo sempre più social è stato inesorabilmente fatto.

Prima del prossimo paragrafo fatti due risate con dei simpatici foto ritratti d'epoca, se vuoi vederne altri li puoi trovare su Focus.it

Dalla nascita della fotografia al reportage fotografico

Con il corso degli anni le applicazioni della fotografia non si limitarono al ritratto, ma andarono ben oltre questa piccola funzione narcisistica dell'uomo.

Uno dei campi più importanti in cui quest'arte ebbe maggior successo fu quello del reportage.

Già intorno alla metà del 1800, la fotografia venne usata per descrivere al popolo i primi conflitti bellici e anche se il fine era quasi esclusivamente propagandistico, questo passo fu uno dei più importanti per quest'arte.

Si stava infatti già andando a delineare un ruolo fondamentale nella breve storia della fotografia, un ruolo che ancora adesso questa disciplina possiede.

La fotografia è una memoria storica indelebile e condivisa

Click to Tweet

Roger Fenton e la guerra in Crimea

Le immagini cominciano a integrare i testi e in alcune circostanze li sostituiscono in toto.

In fondo cosa fai quando via telefono non riesci a spiegarti con le parole?

Semplice, mandi una fotografia con Whatsapp e tutto è immediatamente più chiaro.

Le immagini di Roger Fenton sulla guerra in Crimea, o quelle più avvincenti di Felice Beato sulle guerre coloniche inglesi sono tra i primi reportage fotografici di guerra che l'uomo conosca.

Queste sono le opere che gettarono le basi per la trasformazione della fotografia in uno strumento di cronaca vero e proprio.
Il grande impatto che questi lavori hanno avuto sul pubblico, come una cassa di risonanza, amplificano la popolarità della fotografia in maniera esponenziale.

Nasce così una nuova funzione giornalistica ed esploratrice che permetterà finalmente di far vedere a tutti, luoghi e popoli anche molto lontani tra loro.
Così facendo le immagini accompagnano i testi dei più grandi viaggiatori dell'epoca, aumentando enormemente la carica emotiva dell'osservatore.

Non si lascia più spazio all'immaginazione ma finalmente si ha una visione della realtà, o di come questa venga rappresentata dal fotografo.

nascita fotografia crimea

Un'immagine della guerra in Crimea di Roger Fenton (1855) Wikipedia.

La prima macchina fotografica digitale: la rivoluzione del 1888

Dopo i primi 50 anni di vita, con l’avanzare della tecnologia nacque la prima macchina fotografica, che permise di fotografare senza ingombranti strumentazioni tecniche, camere oscure e solventi.

Sennò voglio vederti a diventare fotografo con tutte queste complicazioni! 🙂


Il nome dell’inventore di questa rivoluzionaria macchina fotografica dovrebbe esserti famigliare, è il signor Kodak.
L’uomo che insieme ad altri illustri collaboratori dell'epoca, iniziò l'opera di democratizzazione della fotografia trasformandola da fenomeno di élite, a un vero e proprio fenomeno di massa.

Con l'invenzione del rullino, Eastman, con la sua neo azienda Kodak, raggiunse il monopolio del mondo fotografico, predominio che durò almeno fino all' arrivo dell'era digitale, di cui parleremo tra poco.
Grazie a questa innovazione tecnologica e a una strategia di marketing di tutto rispetto, per molti anni fotografare è significato solamente una parola ... Kodak.

nascita della macchina fotografica

Lo slogan della prima macchina fotografica Kodak.

Con la prima macchina fotografica digitale è cambiato tutto

Grazie all'invenzione della prima macchina fotografica "universale", scattare e conservare fotografie di momenti importanti della vita divenne un’abitudine a livello mondiale.

Correva l’anno 1888, da allora il mondo della fotografia non sarebbe più stato lo stesso.

Con il passare degli anni e l’affinarsi delle tecniche, chiunque poteva scattare fotografie comodamente, a un costo irrisorio e in assoluta libertà.
L’unica limitazione, se così si può definire era data dal costo della pellicola e del suo sviluppo.

La fotografia, diventò una parte sempre più integrante della vita sociale che da sempre caratterizza il genere umano.
Il successo è stato tale che in questi anni vi è stato un secondo passo verso il mondo di condivisioni che ormai tutti conosciamo.

Come mai le fotografie ci piacciono così tanto?

La risposta è molto semplice.

Prova a pensare all’ultima spiaggia nella quale sei stato.

Quella che ti è appena apparsa nella mente nel 90% dei casi è un’immagine.

L’uomo ricorda e pensa attraverso immagini, reali o non ma pur sempre immagini.

Che siano accompagnati da suoni, odori o altre componenti il pensiero ha spesso una componente visiva.
Se ci pensi non è poi così strano che il nostro pensiero sia basato sulle percezione dei nostri sensi.

E' il nostro pensiero primordiale, il pensiero che ci permetteva di orientarci nella foresta, di riconoscere i predatori o di trovare del cibo.
Proprio per questo motivo la fotografia ha un fortissimo legame emotivo con l'uomo e lo avrà per sempre.

nascita macchina fotografica

La storia della fotografia nell'era del digitale

Insieme alla nascita della fotografia e all'invenzione della prima macchina fotografica, il passaggio al digitale è stato un momento molto importante per la storia di quest'arte e non solo.

Una vera svolta che ha permesso di annientare barriere che prima sembravano insormontabili.
Basti pensare al semplice abbandono della pellicola e alla possibilità di poter decidere lo scatto migliore, senza spendere un centesimo in più.

La digitalizzazione ha estremizzato il fenomeno di democratizzazione della fotografia di cui parlavo poc’anzi, creando differenti correnti di pensiero e aspri dibattiti che infiammano ancor oggi il fiorente Mondo fotografico.

Che piaccia o meno, grazie al digitale e alla sua grande flessibilità che ci permette di cambiare quasi totalmente l’immagine creata, si è arrivati a una sempre maggiore libertà artistica ed espressiva.

Dopo quasi 150 anni di storia, la digitalizzazione ha irrimediabilmente contribuito ad avvicinare la fotografia al mondo dell’arte.

Dalla nascita della macchina fotografica ai lati oscuri della fotografia digitale

Il rovescio della medaglia è stata una commercializzazione sicuramente eccessiva.
Se da una parte i fotografi si avvicinano agli artisti, è anche tristemente vero che ormai chiunque si può reputare un fotografo.

La nascita dei social come Facebook o Instagram hanno sicuramente contribuito a questo lato negativo del digitale, ormai chiunque può scattare una foto e condividerla in pochi istanti, qualsiasi sia la qualità dell'immagine.

La fotografia si sta lentamente trasformando in un linguaggio, in un canale attraverso quale mostrare la propria identità o quello che si vorrebbe essere.

Il centro non è più la fotografia, ma l’io e il selfie è la manifestazione più evidente del fenomeno.

Non è infatti un caso, che proprio in questi anni i sociologi stiano incominciando a includere quest'arte, come mezzo per studiare le relazioni sociali dell’uomo.

Se vuoi approfondire l'argomento e capire la grande influenza che la fotografia digitale ha avuto nella vita di tutti noi, ti consiglio di leggere questo mio post intitolato:

"Come l'invenzione della fotografia digitale ha cambiato la tua vita" .

inventore macchina fotografica

Stiamo assistendo a un consumo oserei dire bulimico del mezzo.
Ogni giorno, da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire, il nostro cervello è bombardato da immagini e fotografie di ogni tipo, per giunta con una qualità spesso scadente.

Non è più lo stile fotografico a riscuotere successo ma lo status della fotografia e il numero di like che ne scaturiscono.

La speranza è che questo lento declino dell’arte fotografica si fermi immediatamente e che i veri amanti della Fotografia riscuotano il successo che meritano.

 

Non è la tecnologia il peggiore dei mali ma l’uso che di essa si fa.

Click to Tweet

La nascita della fotografia e la prima macchina fotografica: conclusioni

Ovviamente con l'era digitale, finisce questo breve ma intenso viaggio.

Abbiamo analizzato, in una chiave un po' insolita, le tappe più importanti della storia della fotografia e come questi cambiamenti abbiano influenzato il modo di vivere di tutti noi.

Dovresti aver capito ormai, il valore della nobile arte che stai per apprendere e ricordati che anche se spesso si dice il contrario, la Fotografia quella con la F maiuscola, non è per tutti.

A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?

Eugene Smith

In attesa che nella storia venga scritto un altro avvincente capitolo fotografico mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.

Secondo te, il Mondo per come lo conosci sarebbe lo stesso senza fotografia?

Condividi subito
  • Mario ha detto:

    Grazie mille, sei veramente bravo. Non ho capito come si fa a scaricare le lezioni, come ad asempio quella che ho appena letto. Grazie per darmi la possibilità di imparare senza spendere soldi.

    • Simone Scalise ha detto:

      Ciao Mario,
      grazie mille per le belle parole. Per scaricare il corso gratuito, compresa la lezione che hai appena seguito ti basterà compilare uno dei tanti moduli presenti sul blog, come quello su questa pagina.
      In questo modo mi potrai lasciare la mail alla quale spedirò tutti i pdf con le lezioni, a cadenza settimanale per circa due mesi.
      A presto
      Simone

  • Silvia ha detto:

    Bella descrizione

  • >