Le migliori impostazioni della fotocamera per la fotografia di paesaggio

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Ciao e bentornato al nostro corso di fotografia paesaggistica, oggi parleremo delle migliori impostazioni della tua fotocamera per quanto riguarda la fotografia di paesaggio.
Parliamo quindi di uno stile molto variegato, dove per esempio la luminosità cambia drasticamente da una scena ad un'altra e quindi non permette di utilizzare valori standard per ogni scena ma cercheremo comunque di capire le impostazioni migliori che possiamo utilizzare.
Prima di iniziare ti lascio il link di un video tratto dal nostro canale YouTube che ovviamente analizza l'argomento di oggi.
Ti ricordo che sul nostro canale YouTube puoi trovare due nuovi video alla settimana che spaziano dalla tecnica fotografica alla postproduzione.

Come impostare la fotocamera per la fotografia di paesaggio

Una caratteristica di scatto assolutamente necessaria in molte situazioni nella fotografia di paesaggio è la sottoesposizione.
Questa condizione è molto importante in situazioni di luce critica come per esempio avviene al tramonto o in caso di un paesaggio fortemente contrastante, perché permette di recuperare maggiormente i dettagli.
Come ho detto anche nel nostro corso Lightroom è infatti più facile in post produzione recuperare i dettagli nelle zone di ombra rispetto alle alte luci.
Se noi in fase di scatto andiamo a bruciare le alte luci, questi dettagli andranno persi e non saranno recuperabile neanche in post-produzione, una cosa che ovviamente non vogliamo che si verifichi.
Questo non vuol dire assolutamente che tu debba creare delle fotografie completamente scure, il comandamento fondamentale di ogni istogramma fotografico rimane immutato "Esponi il più a destra possibile perché questa è la zona più carica di dettagli".
Ma vuole dire che in quelle situazioni in cui dovrai scegliere se sottoesporre o sovraesporre (perché con uno scatto singolo non riesci a imprime nel sensore tutta la gamma dinamica) è meglio se scegli di sottoesporre leggermente.

Come impostare la macchina fotografica: l'esposizione

Quindi dovrai prestare sempre la massima attenzione:

  • All'esposimetro che rappresenta lo strumento che ti aiuta nel controllo della luminosità
  • All'istogramma, l'altro strumento che ti può aiutare nel determinare la corretta esposizione di una fotografia.
  • Ma la cosa principale che dovrai fare è controllare il trittico: iso, tempo e diaframma.

Con particolare attenzione al diaframma, visto che:

  • Il valore di Iso il più delle volte lo imposteremo a 100, per non rovinare la fotografia con il rumore digitale
  • La  variabile del tempo è spesso poco importante, perché non abbiamo un soggetto in movimento o comunque è più importante la profondità di campo rispetto al soggetto in movimento.

Profondità di campo e fotografia di paesaggio

La profondità di campo infatti è un altro degli elementi fondamentali da saper gestire nella fotografia di paesaggio.
Ricordati che questa variabile è influenzata: dall'apertura del diaframma, dalla lunghezza focale e dalla distanza che intercorre tra la fotocamera e il soggetto.
Nella fotografia di paesaggio quindi le due variabili fondamentali sono: l'apertura del diaframma e la lunghezza focale.
Quindi con queste due variabili dovrai gestire al meglio la profondità di campo, che ti ricordo determina la quantità di soggetti e di piani focali che sono completamente nitidi.
Per quanto riguarda il diaframma:

  • Più grande è l’apertura del diaframma minore è la profondità di campo ottenuta
  • Viceversa, più piccola è l’apertura del diaframma e maggiore sarà la profondità di campo.

Mentre per quanto riguarda la lunghezza focale possiamo dire che:

  • Maggiore è la lunghezza focale usata, quindi più ci avviciniamo a un teleobiettivo, minore sarà la profondità di campo
  • Mentre più bassa è la focale, quindi più ci si avvicina a un grandangolo, maggiore sarà la profondità di campo effettiva
  • Come impostare la fotocamera: l'iperfocale

    Un altro concetto molto importante sempre relativo alla profondità di campo è il concetto di Iperfocale, che ti ricordo rappresenta la distanza sulla quale mettere a fuoco per ottenere la massima profondità di campo possibile.
    Mettendo a fuoco nel punto Iperfocale la profondità di campo si estende da metà della distanza Iperfocale fino all'infinito.
    Per calcolare l'Iperfocale puoi usare tranquillamente una delle tante applicazioni disponibili online come: Dof Simulator o Hyperfocal Pro.
    Il funzionamento delle due applicazioni è identico devi impostare:

    • La tua fotocamera: ti ricordo infatti che la distanza Iperfocale è influenzata anche dalle dimensioni del sensore.
    • La lunghezza focale che andrai ad utilizzare 
    • E l'apertura del diaframma.
    • Poi abbiamo anche la distanza dal soggetto ma per ora è un valore che non ci interessa, perché lo ricaviamo dalla distanza Iperfocale che ci verrà fornita dall'applicazione una volta impostati i parametri precedenti.
    come impostare la fotocamera

    La schermata dell'applicazione Hyperfocal Pro

    Ricordati che quando si parla di distanza Iperfocale è sempre meglio mettere a fuoco in manuale, magari utilizzando il live view (per ingrandire l'immagine) e mettendo la fotocamera sul cavalletto, in questo modo sarai maggiormente sicuro di individuare la zona dove cade l'iperfocale.
    Per capire al meglio come utilizzare queste applicazioni, puoi guardare il video presente su questa pagina dove ci sono un paio di esempi di utilizzo.

    Modalità di scatto ed esposimetriche nella fotografia di paesaggio

    Vediamo gli altri parametri coinvolti, come per esempio la modalità di scatto.
    Io generalmente uso la priorità di diaframmi o il più delle volte la manuale, come quando voglio avere un completo controllo della gestione della luminosità.
    Raramente uso la priorità di tempi, perché il soggetto in movimento non è importante nei miei scatti (a meno che non uso il filtro Nd ma in quel caso imposto il manuale).
    Ovviamente non uso mai la funzione automatica perché non regala nessuna emozione e non permette neanche di personalizzare un proprio scatto, rendendo il risultato imprevedibile perché gestisce tutta la macchina.
    Per quanto riguarda invece le modalità esposimetriche generalmente il più delle volte andrà bene la modalità Matrix.
    Ma in condizioni di luce critica come per esempio avviene al tramonto, la modalità spot è la modalità ottimale, io generalmente uso sempre queste due modalità.

    Come impostare la fotocamera: la messa a fuoco e il blocco dell'esposizione

    Per quanto riguarda la messa a fuoco, anche in questo caso uso spesso la manuale, anche se l'automatica presente nelle moderne fotocamere effettua proprio un bel lavoro.
    Cerca comunque di utilizzare un unico punto di messa a fuoco e di utilizzare quello centrale, visto che è quello più preciso che fornisce la fotocamera.
    Ricordati quindi sempre la tecnica della messa a fuoco con decentramento: dove metti a fuoco su un soggetto senza premere a fondo il pulsante di scatto, pulsante che premerai solo dopo aver creato la tua composizione.
    In questo modo avrai la sicurezza che il soggetto principale sarà completamente a fuoco.
    Un'altra funzione molto importante che puoi utilizzare sia per l'esposizione sia per la messa a fuoco è il pulsante di blocco esposizione. Questo pulsante permette infatti di bloccare molto facilmente: l'esposizione o la messa a fuoco oppure entrambe.
    In questo modo potrai fare una serie di fotografie. sapendo che hai sempre quella messa a fuoco o sempre quella determinata esposizione.

    come impostare la macchina fotografica

    Il pulsante di blocco dell'esposizione nelle fotocamere Nikon.

    Il bilanciamento del bianco nella fotografia paesaggistica

    Concludiamo con il bilanciamento del bianco.
    Generalmente le nostre fotocamere effettuano già un buon lavoro con la funzione automatica, si può comunque andare ad impostare manualmente ma generalmente non mi preoccupo più di tanto di questa variabile, anche se cerco sempre di trovare quella ottimale.
    Ma in condizioni di scatto molto veloci come avviene per esempio al tramonto, anche se a un certo punto cambia il bilanciamento del bianco, non lo modifico in quel momento perché perdo tempo prezioso per fotografare.
    Nel caso fosse sbagliato modifico il bilanciamento in post, ricordati comunque che se intendi cambiare il bilanciamento del bianco in post produzione dovrai fotografare con il formato Raw, perché rispetto al jpeg permette una post produzione veramente avanzata soprattutto per quanto riguarda il recupero delle ombre e il bilanciamento del bianco.
    Quando riesci cerca comunque di settare questo parametro al meglio già in fase di scatto, perché cambiare bilanciamento del bianco in post-produzione ha una piccola incidenza anche sulla luminosità della scena.

    Come impostare la fotocamera per la fotografia di paesaggio: conclusioni

    Con quest'ultimo paragrafo si conclude anche questo articolo in cui abbiamo analizzato le migliori impostazioni della fotocamera per la fotografia di paesaggio.
    Spero che queste poche righe ti siano state di aiuto a capire come iniziare a fotografare un paesaggio diurno.
    Se invece vuoi fotografare le stelle puoi leggere questo nostro articolo.

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