
Quindi viste le importanti premesse non perdiamoci in troppe chiacchiere e iniziamo subito a capire cosa si intende con il termine distanza iperfocale.
Se invece vuoi solo sapere come calcolarla in qualsiasi situazione ti troverai, puoi saltare direttamente al video.
La distanza Iperfocale nella fotografia analogica
La distanza iperfocale è un concetto largamente utilizzato nella fotografia analogica per ottenere la massima profondità di campo possibile in un determinato scatto.
Bisogna infatti sempre tenere presente che ai tempi del rullino si poteva vedere la reale messa a fuoco di una scena solo a posteriori, con il conseguente rischio di rovinare decine e decine di immagini per colpa di impostazioni sbagliate in fase di scatto.
Questo concetto è stato principalmente usato nella fotografia di paesaggio e ha fatto la fortuna di grandi fotografi del passato come per esempio il maestro Ansel Adams.
Il calcolo iperfocale è stato ampiamente sfruttato anche nella fotografia street e di reportage, perché permetteva di sapere su quali piani posizionare i soggetti per avere la certezza che fossero sempre perfettamente a fuoco.
Dei maestri in questo campo sono sicuramente Henri Cartier-Bresson e Garry Winogrand.

Un'immagine del grande maestro Ansel Adams.
Che cosa è la distanza iperfocale
La lunghezza iperfocale è la distanza a cui mettere a fuoco per ottenere la massima profondità di campo possibile.
Quindi quando si usa l'iperfocale non si mette a fuoco sul soggetto come si è abituati a fare ma a una determina distanza dalla fotocamera.
Il secondo punto da comprendere è che ogni volta messo a fuoco in quel preciso punto, l'area che risulterà nitida ai nostri occhi si estenderà da metà della distanza iperfocale fino all'infinito.
Se quindi per esempio ci troviamo a fotografare un paesaggio e calcoliamo che la distanza iperfocale è di 8 metri, sapremo che mettendo a fuoco in quel punto avremo una profondità di campo compresa tra 4 metri e l'infinito.
Quindi vuol dire che tutti i soggetti compresi in questo range saranno visti dal nostro occhio come perfettamente nitidi.

Calcolo iperfocale: la teoria
La formula per calcolare l'iperfocale che puoi trovare anche su Wikipedia è: H= f ² / (N*c)
Dove:
- H rappresenta la distanza iperfocale misurata in millimetri
- f la lunghezza focale utilizzata per lo scatto
- N indica quale apertura del diaframma è stata impostata
- c invece rappresenta la grandezza del circolo di confusione.
Quindi ritornando ai discorsi fatti in precedenza possiamo dire che:
- Impostando la messa a fuoco alla distanza iperfocale H, saranno a fuoco tutti gli oggetti posti tra H/2 e l'infinito.
- La distanza iperfocale è quel punto di messa a fuoco che permette di ottenere la maggiore profondità di campo possibile dalla combinazione focale/diaframma utilizzata.
Se preferisci puoi approfondire questo e molti altri temi sul nostro canale Youtube.
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Calcolo iperfocale: il ruolo della lunghezza focale
I due principali fattori che influenzano il calcolo iperfocale sono ovviamente gli stessi che influenzano la profondità di campo: la lunghezza focale e l'apertura del diaframma.
Per quanto riguarda la relazione tra profondità di campo e lunghezza focale possiamo dire che c'è una correlazione inversa tra queste due variabili, visto che:
- Maggiore è la lunghezza focale usata, quindi più ci avviciniamo a un teleobiettivo, minore sarà la profondità di campo.
- Mentre più bassa è la focale, quindi più ci si avvicina a una lente grandangolare, maggiore sarà la profondità di campo finale.
Tieni comunque sempre presente che la lunghezza focale ha anche un grande impatto sull'angolo di campo e sulla conseguente inquadratura risultante, visto che maggiore è la lunghezza focale e minore è l'angolo di campo di una fotografia.

Calcolo iperfocale: il ruolo del diaframma
Anche per quanto riguarda la relazione tra diaframma e profondità di campo possiamo dire che è inversa visto che:
- Più grande è l’apertura del diaframma minore è la profondità di campo ottenuta.
- Viceversa, più piccola è l’apertura del diaframma e maggiore sarà la profondità di campo finale.
In questo caso però non dovremo preoccuparci dell'angolo di campo del nostro obiettivo, visto che il diaframma non influenza questa variabile.
Questo vuol dire che cambiando il grado di apertura non varierà la composizione dello scatto ma solo la quantità e l'intensità dello sfocato che sarà presente.
Calcolo iperfocale: il circolo di confusione
Anche il circolo di confusione è una variabile che influenza il calcolo iperfocale, questo elemento rappresenta il più piccolo cerchio che l’occhio umano riesce a percepire come nitido.
Devi infatti sapere che quando la luce che colpisce il sensore proviene da un piano ottico perfettamente a fuoco, verrà registrata come un punto e sarà quindi perfettamente nitido ai nostri occhi.
Mentre man mano che ci si sposta da questo piano di messa a fuoco l'informazione luminosa crea un cerchio chiamato appunto circolo di confusione.
La dimensione di questo cerchio è tanto più grande quanto maggiore sarà la lontananza del soggetto dal piano di messa a fuoco.
La dimensione massima del circolo di confusione per l'uomo è per convenzione di 0,2 mm.
Calcolo iperfocale: applicazioni e tabelle per semplificarti la vita
Ho approfondito questo discorso sul circolo di confusione nel video che puoi trovare prima di questo paragrafo.
Al suo interno potrai trovare utili suggerimenti per capire al meglio il concetto di iperfocale e tutte le variabili che influenzano questo fattore come per esempio la tipologia di sensore e il formato di stampa.
Inoltre analizzerò tutte le possibilità che hai a disposizione per calcolare l'iperfocale.
Al giorno d'oggi infatti non dovrai ricorrere alla formula che abbiamo analizzato precedentemente, perché hai a disposizione un'infinità di strumenti per raggiungere questo scopo.
Potrai infatti usare delle tabelle che puoi reperire facilmente online o una delle tante applicazioni disponibili nei vari store, che ti permettono di calcolare l'iperfocale con un paio di click.
Questo video fa parte del nostro nuovissimo video corso di fotografia digitale, un percorso di 37 lezioni che ti accompagnerà passo dopo passo nella creazione dei tuoi scatti e ti permetterà di avere fotografie tecnicamente perfette in tutte le situazioni.
Puoi trovare tutte le informazioni e la possibilità di vedere gli altri video gratuiti al link precedente.
Calcolo iperfocale: conclusioni
Siamo partiti dal principio studiando la formula per calcolare questa variabile e analizzando la grande influenza che il diaframma e la lunghezza focale hanno nel determinare questa distanza.
Successivamente ci siamo spostati ai giorni nostri cercando di capire come facilitare il calcolo iperfocale, grazie all'ausilio di geniali applicazioni come Dof Calculator o Hyperfocal.
Prima di concludere volevo solo ricordarti di guardare il video presente su questa pagina, perché è parte integrante di quest'articolo e tratta concetti collegati con l'iperfocale non approfonditi in questo post.
Ovviamente se hai qualche dubbio o domanda puoi utilizzare la sezione commenti, ti risponderò nel minor tempo possibile.