
Oggi parleremo della posa bulb (o posa b) una funzione molto importante presente sulla maggior parte delle fotocamere in commercio.
Si tratta infatti di una modalità di scatto che viene usata prevalentemente nella fotografia di paesaggio, per allungare a piacimento il tempo di scatto di una fotografia.
Grazie a questo articolo scoprirai tutto quello che devi sapere sulla posa bulb e soprattutto quando poterla usare per rendere più creativi i tuoi scatti, non perdiamoci quindi in troppi preamboli e iniziamo a capire come funziona questo importante strumento.
Perché è nata la posa bulb?
Uno dei limiti più grandi presenti su tutte le fotocamere è la ridotta gestione del tempo di esposizione, che può quindi essere impostato entro un certo valore.
Solitamente il limite massimo si attesta sui trenta secondi ma sulle macchine fotografiche più semplici ed economiche, può anche essere decisamente minore e non raggiungere neanche i 10 secondi.
Il tempo di posa è una componente fondamentale dell'esposizione di una fotografia, perché determina per quando tempo rimarrà aperto il nostro otturatore, permettendo così alla luce di essere impressa sul sensore.
Questo limite il più delle volte non comporta grosse problematiche, soprattutto in condizioni di buona luminosità e la posa bulb può quindi sembrare una funzione superflua ma ti assicuro che è più utile di quanto pensi.
Dove si trova la posa b nella fotocamera?
Prima di parlare degli utilizzi della posa b, cerchiamo di capire dove è localizzata nella fotocamera e come attivarla.
La posa bulb è solitamente presente nelle fotocamere reflex digitali e negli smartphone con funzionalità di scatto manuale avanzate.
Se utilizzi una fotocamera compatta o una fotocamera bridge, potresti non trovare la modalità bulb tra le opzioni di scatto disponibili.
A seconda della fotocamera usata questa funzione può essere messa in azione in due diversi modi.
Sia spostando la ghiera della modalità di scatto alla lettera b (o bulb), oppure scorrendo la scala dei tempi.
La seconda modalità è sicuramente la più comune, ti basterà impostare la fotocamera nella modalità di scatto manuale e scorrere la scala dei tempi fino a superare il limite massimo di 30 secondi, lo scatto dopo è la modalità bulb.
Potrai riconoscere l'attivazione di questa funzione, dalla comparsa nel display della fotocamera della lettera B.
Il modo comunque migliore per impostare la modalità bulb sulla tua fotocamera, è quello di leggere il manuale di istruzioni.
Come funziona la posa Bulb?
Dopo aver capito come attivare la modalità Bulb, vediamo adesso come funziona.
Il meccanismo è molto semplice ti basterà premere il pulsante di scatto per aprire l'otturatore e iniziare a fotografare, successivamente dovrai tenere il pulsante di scatto premuto, perché una volta che toglierai il dito l'otturatore si chiuderà.
O per lo meno questo è il meccanismo primitivo della posa bulb, perché come puoi immaginare sarebbe molto scomodo mantenere il pulsante premuto per esposizioni più lunghe di trenta secondi.
Inoltre con questo meccanismo otterresti una fotografia probabilmente poco nitida, a causa delle vibrazioni dovute alla pressione del pulsante di scatto.
Le fotocamere moderne presentano una modalità avanzata di posa bulb che funziona come una sorta di timer e permette di impostare la durata della tua esposizione, senza dover così stare tutto il tempo con il pulsante premuto.
Se il tuo corpo macchina non presenta questa versione avanzata, puoi usare un telecomando di scatto remoto che permette di fotografare in modalità bulb con due semplici click: uno per aprire l'otturatore e uno per chiuderlo, quindi anche in questo caso non devi tenere premuto costantemente il pulsante del telecomando.
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- Compatibile con Canon EOS R6, EOS R, EOS RA, EOS RP, 850D, 90D, 80D, 70D, 77D, 60D, 60Da, 250D, 200D, 200DII, 100D, 800D, 760D, 750D, 700D, 650D, 600D, 550D, 500D, 450D, 400D, 1500D, 1300D, 1200D, 1100D,...
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Posa Bulb: ecco quando utilizzarla
La posa b è una modalità molto utile se vuoi aumentare le tue possibilità di scatto e la carica artistica delle tue immagini, questa funzione è infatti fondamentale in diversi campi, vediamo qualche esempio.
Posa Bulb e lunghe esposizioni
La posa bulb può per essere un valido alleato per realizzare una fotografia con lunga esposizione, quella tipologia di immagini caratterizzate da una scia di movimento dei diversi soggetti in scena.
Un esempio dell'applicazione di questa tecnica è la classica fotografia con effetto seta sull'acqua.
Per realizzare questo genere di scatti si usa un accessorio che viene chiamato filtro Nd, un particolare filtro fotografico che presenta la superficie oscurata, permettendo così di allungare i tempi di scatto anche quando la luminosità in scena è elevata.
Il tempo di posa di una lunga esposizione varia a seconda della luminosità dell'ambiente ma può essere anche di diversi minuti, in queste circostanze è quindi necessario utilizzare la posa bulb.
Il calcolo del tempo necessario per realizzare una lunga esposizione, dipende dal grado di densità del filtro utilizzato e da altri fattori, che ho ampiamente analizzato in questa completa guida sull'argomento.


Le lunghe esposizioni possono richiedere la posa bulb, per creare questo effetto seta.
Utilizzo della posa Bulb nel light painting
Altre tipologie di immagini altamente artistiche che necessitano dell'utilizzo della posa bulb, sono quelle realizzate con la tecnica del light painting.
In queste fotografie viene utilizzata una fonte di luce ausiliaria per scrivere o disegnare all'interno della composizione, ricreando così ipnotici effetti luminosi che accompagnano i soggetti principali dello scatto.
Per realizzare il light painting si fotografa praticamente al buio, allungando di molto il tempo di posa che generalmente supera il limite dei 30 secondi previsto dalla fotocamera.
Viene quindi utilizzata la posa b per permettere al fotografo di realizzare l'effetto e al sensore di imprimere la componente luminosa.
Come ho scritto in questo tutorial, il tempo di esposizione in questo caso dipende dalla luminosità della scena e dal tipo di effetto che si vuole creare.


Posa B e fotografia astronomica
Anche nella fotografia astronomica c'è una tecnica molto spettacolare che può richiedere l'utilizzo della posa bulb: lo strartrail.
Una particolare tecnica che permette di immortalare il movimento delle stelle, creando immagini molto scenografiche dove il cielo è tempestato da sottili scie luminose.
Generalmente un'esposizione di 30 secondi può bastare per realizzare uno startrail ma c'è chi preferisce aumentare il tempo di scatto, utilizzando la posa b.


Fotografare fulmini e fuochi d'artificio con la posa Bulb
La posa bulb può essere utilizzata anche in altre particolari situazioni come per esempio quando si fotografano fulmini o fuochi d'artificio. In entrambi i casi si può utilizzare questa funzione per cogliere il momento adatto per terminare lo scatto, che può per esempio avvenire dopo che l'evento (fulmine, fuoco artificio) si è verificato, o magari dopo che sei riuscito a catturare una ripetizione.


Posa B, ecco come calcolare il giusto tempo di esposizione
Questi ovviamente sono solo esempi di applicazione della modalità bulb, quello che ancora ti interessa conoscere di questa funzione è come calcolare il tempo esatto, per ottenere una corretta esposizione usando questa modalità.
Per calcolare il tempo corretto devi affidarti al principio di reciprocità del triangolo dell'esposizione (spiegato a questo link) e quindi al fatto che le scale di: iso, diaframma e tempi sono collegate tra loro da questo rapporto, facciamo un esempio per capire.
Immaginiamo di voler fotografare poco dopo il tramonto, quindi una scena con ridottissima luminosità, vogliamo mantenere iso a 100 per ridurre il rumore digitale e diaframma a f11 per la giusta profondità di campo.
Con 30 secondi di esposizione abbiamo una fotografia ancora leggermente sottoesposta e quindi dobbiamo azionare la modalità bulb ma quale tempo impostare?
Si procede a tentativi usando le altre due scale come parametri, quindi visto che dobbiamo apportare più luce possiamo per esempio salire di uno stop la scala delle iso e fare uno scatto di prova per verificare la corretta esposizione.
Se il risultato ci soddisfa, possiamo nuovamente impostare i parametri di partenza (iso 100 e f/11), sapendo che per trovare la corretta esposizione dobbiamo aumentare di uno stop il tempo di esposizione portandolo in questo caso da 30 a 60 secondi.
Se invece il risultato non ci soddisfa saliremo ancora lungo la scala delle iso fino a trovare quella corretta e successivamente applicheremo lo stesso metodo,.
Quindi tutti gli stop aggiunti o sottratti con le altre due scale, andranno bilanciati nella scala del tempo per usare il valore corretto a trovare la giusta esposizione con la modalità bulb.
Come funziona la posa Bulb: conclusioni
Con questo ultimo paragrafo si conclude questo articolo dedicato alla modalità Bulb.
Uno strumento molto importante che ogni fotografo dovrebbe conoscere, visto che come abbiamo analizzato può essere utilizzata in molte situazioni, permettendo così un maggiore controllo creativo della luce.
Spero che questo articolo abbia contribuito a chiarire i tuoi dubbi sull'argomento e a farti capire una volta per tutte, come funziona e quando dovrebbe essere utilizzata la famosa posa Bulb.
Ultimo aggiornamento 2023-11-30 - Immagini da Amazon Product Advertising API