
Dopo aver capito come iniziare a usare il triangolo dell'esposizione per trovare la corretta luminosità delle nostre immagini, parleremo oggi dell'esposimetro fotografico.
Questo strumento, che può essere sia interno che esterno alla fotocamera, rappresenta un valido alleato per trovare la corretta esposizione delle nostre immagini.
Nell'articolo di oggi parleremo delle diverse tipologie di esposimetro fotografico in commercio, cercando di capire il funzionamento e le differenze esistenti fra le diverse classi. Inoltre analizzeremo anche i migliori esposimetri esterni che si possono trovare in commercio.
Quindi vista l'importanza dell'argomento non perdiamo altro tempo e iniziamo subito a scoprire come funziona l'esposimetro fotografico.
Prima di iniziare permettimi solo di ricordarti che sul nostro canale YouTube puoi trovare due nuovi video a settimana che spaziano dalla tecnica fotografica alla post produzione.
A tal proposito ecco il video dedicato all'argomento di oggi.
Cosa è l'esposimetro fotografico?
Come avremo modo di scoprire nel corso dell'articolo esistono due diverse tipologie di esposimetro,
- Esposimetro interno: inserito all'interno della fotocamera e funzionante in modalità automatica o semiautomatica
- Esposimetro esterno: dispositivo comprato separatamente indipendente che consente di valutare il livello di luce in una determinata scena
Iniziamo a parlare di quello più conosciuto ossia di quello che è presente all'interno delle nostre fotocamere (se invece vuoi proseguire l'articolo e scoprire i migliori esposimetri esterni clicca qui).
Cosa indica l'esposimetro fotografico?
Come puoi vedere anche dalla rappresentazione sottostante, l'esposimetro fotografico è indicato nel mirino o nello schermo posteriore della fotocamera ed è rappresentato da questa scala.
Al centro abbiamo il numero 0, che rappresenta il punto esatto di esposizione (secondo la fotocamera) e poi sulla sinistra abbiamo dei valori negativi, mentre sulla destra dei valori positivi.
Questa scala varia a seconda delle fotocamere, per esempio quello di Canon e Nikon sono leggermente diverse e inoltre alcune fotocamere permettono anche di invertire la scala.

Quello che comunque non cambia è come funziona l'esposimetro in tutte le fotocamere:
- Ogni tacca sia positiva che negativa corrisponde a uno stop di luminosità (un concetto che puoi approfondire a questo link).
- Questa tacca, come abbiamo visto anche per il diaframma e per il tempo, può essere suddivisa in sotto tacche e quindi: 1/2 di stop o 1/3 di stop, questo poi dipende anche dalla sensibilità della propria fotocamera.
- I valori negativi ovviamente indicano che la fotografia secondo la fotocamera è sottoesposta e ti indica anche di quanto (di uno stop, di due stop, di tre stop), i positivi indicano che la fotografia (sempre secondo la fotocamera) è sovraesposta.
Quindi l'esposimetro è uno strumento veramente utile che ti permette ancora prima di fotografare, di prevedere se la tua fotografia può essere sovraesposta o sottoesposta.
Come funziona l'esposimetro fotografico di una fotocamera
Dopo aver capito questi concetti basilari vediamo adesso come funziona l'esposimetro.
Questo elemento si basa sulla luce riflessa quindi sulla quantità di luce che riflette il soggetto verso la fotocamera, presenta diverse modalità di esposizione che di solito sono contraddistinte da un proprio simbolo.
Ti basterà semplicemente leggere il manuale della tua fotocamera e capire come scegliere la diversa modalità, generalmente avviene tramite una rotella o dei tasti posizionati nella parte posteriore del corpo macchina.
Puoi vedere il simbolo che cambia sia nello schermo posteriore che in quello superiore. Ho parlato dettagliatamente delle modalità esposimetriche in questo articolo ma vediamo per completezza le due più importanti, anche perché questa spiegazione servirà a capire meglio l'esposimetro esterno che analizzeremo successivamente.

I simboli di Canon e Nikon per le differenti modalità di lavoro dell'esposimetro fotografico.
La modalità Matrix
La modalità più usata è sicuramente quella chiamata Matrix, in questa modalità la totalità dell'area inquadrata dalla fotocamera viene suddivisa in piccoli reticoli o quadratini, da qui il nome Matrix o Matrice.
In questa modalità la fotocamera effettua praticamente una media di tutti questi quadratini per trovare la corretta esposizione della scena, quindi prende i valori di luminosità di ogni singolo quadratino li somma e fa una media, trovando appunto la corretta esposizione.
Questa modalità andrà bene nella maggior parte delle situazioni in cui ti troverai, quindi è quella da impostare come standard all'interno della fotocamera.
La modalità di esposizione Matrix dà il meglio in situazioni in cui la luminosità della scena è abbastanza omogenea.
Mentre quando abbiamo una luminosità molto variabile, come per esempio quando abbiamo un soggetto scuro sullo sfondo molto chiaro, c'è il rischio di mandare in confusione l'esposimetro che non riesce così a trovare un valore medio che vada bene per avere una corretta esposizione sia del soggetto che dello sfondo.
Il risultato in questo caso può essere un soggetto troppo scuro o uno sfondo troppo chiaro o viceversa.
Quindi in situazioni in cui la luminosità della scena è abbastanza omogenea, quindi il 95% delle situazioni in cui ti troverai a meno che tu non fotografi sempre al tramonto o in situazioni di luce critica, la modalità Matrix andrà benissimo.
La modalità Spot
Un'altra modalità molto importante che ti offre qualsiasi fotocamera, è la modalità spot.
Questa modalità è opposta a quella Matrix perché in questo caso l'area che prenderà in esame l'esposimetro per calcolare la corretta esposizione della scena è una piccola parte dell'intero fotogramma e più precisamente si aggira intorno al 2-5% dell'immagine totale.
A seconda del modello di fotocamera questa zona si può trovare o nel punto centrale dell'inquadratura oppure può essere spostato per determinare la corretta esposizione in maniera ancora più accurata.
Questa modalità va benissimo in tutte quelle situazioni in cui non c'è omogeneità di luminosità all'interno della scena, come per esempio avviene spesso al tramonto, in questo modo possiamo essere ancora più fini e andare a posizionare questo punto per trovare la corretta esposizione delle nostre immagini.
Ecco un altro video in cui capire come utilizzare l'esposimetro della nostra fotocamera sul campo.
Come funziona l'esposimetro esterno
Dopo aver parlato dell'esposimetro interno della fotocamera passiamo ora a quello esterno, cercando innanzitutto di capire le differenze esistenti tra le due tipologie.
La differenza principale è data dall'acquisizione della luce: i misuratori interni alla fotocamera misurano la luce riflessa, gli esposimetri esterni si basano sulla luce incidente.
Quindi questo vuol dire che l'esposimetro presente sulla nostra fotocamera visualizza una scena e misura la luce che viene riflessa da essa, mentre quello esterno misura la luce direttamente mentre cade sulla scena.
È proprio questa differente acquisizione della luminosità alla base delle performance delle due classi di esposimetri:
- Quello interno può sbagliare l'esposizione restituendo immagini sottoesposte o sovraesposte
- Mentre quello esterno è molto più preciso percependo sempre la reale luminosità della scena.
Questo avviene perché la misurazione della luce incidente è in generale più precisa, visto che la luce riflessa e la conseguente misurazione variano a seconda dei colori e della tipologia di oggetti inclusi nella scena.
È un po' il discorso che abbiamo accennato in precedenza quando abbiamo parlato dei problemi della modalità esposimetrica Matrix, l'esposimetro della nostra fotocamera funziona al meglio quando i toni all'interno dell'immagine sono tendenti al medio.
Ma fotografando una scena con forti contrasti chiaro/scuro tende a confondersi, ed è qui che ci viene in aiuto l'esposimetro esterno.

Un esposimetro esterno, in cui possiamo distinguere: i pulsanti di settaggio, il display, la lumisfera con la relativa ghiera di regolazione.
Come si un esposimetro fotografico esterno
Quindi l'esposimetro esterno anche se poco utilizzato è uno strumento che può risultare utile in più di un occasione.
Si tratta infatti di un accessorio estremamente affidabile, facile da usare e con una risposta praticamente immediata, ti basterà infatti semplicemente puntare il tuo esposimetro nella zona prescelta e avrai immediatamente chiara la situazione di luminosità dalla scena.
Questi accessori vengono utilizzati in molti generi fotografici, dalla ritrattistica alla fotografia di paesaggio e sono particolarmente utili quando è coinvolta l'illuminazione artificiale, visto che possono darti tutte le informazioni che devi sapere su una scena quasi istantaneamente.
Ovviamente possono essere usati anche all'esterno ma cerca di non puntarli nella direzione del sole. perché altrimenti avrai comunque una misurazione sballata e una fotografia sottoesposta.
È molto utile anche nella fotografia di matrimonio visto il contrasto chiaro scuro esistente spesso tra gli abiti degli sposi, o nella fotografia ritrattistica per restituire la giusta tonalità della pelle del soggetto immortalato.
Quale esposimetro fotografico esterno comprare
Dopo aver capito le differenze tra le due classi di esposimetri, per completare l'articolo guardiamo quali sono i migliori a luce indiretta.
Esposimetro fotografico esterno: Sekonic Twinmate L-208
Iniziamo questa rassegna dei migliori esposimetri con una marca che è una assoluta garanzia in questo campo e con uno dei modelli più venduti il Sekonic Twinmate L-208.
Un esposimetro analogico molto compatto che può tranquillamente stare nelle tasche dei pantaloni e gestito con una sola mano. La costruzione tutta in plastica potrebbe trarre in inganno, si tratta di uno strumento solido e preciso.
Viene usato spesso come primo esposimetro per la semplicità di utilizzo e di gestione, se quindi stai cercando un misuratore di luce piccolo e senza fronzoli il Sekonic Twinmate L-208 potrebbe fare al caso tuo visto anche io costo contenuto.
- esposimentro manuale
- ideale per fotocamere
- realizzato con fotodiodo al silicio
Esposimetro esterno: Sekonic L-478D LiteMaster PRO
Proseguiamo con un altro esposimetro della Sekonic e più precisamente con il modello L-478D LiteMaster PRO.
Un esposimetro per uso professionale, progettato per fotografi e videomaker.
È uno strumento estremamente facile da utilizzare e i range sono molto interessanti: velocità dell’otturatore da 30 minuti a 1/64000 di secondo, estensione ISO da 3 a 409.600, estensione apertura da f/0,5 a f/161,2.
Molto pratico anche l'ampio display retroilluminato.
- Modalità Ambient Flash (incluso il nuovo T-F mode). Misura, confronta e mescola ambiente e flash. Touch screen per risultati brillanti
- Rotazione testa a cupola di 90° a destra e 180° a sinistra. Retrattile per una precisa lettura del contrasto
- Modalità di misura Ambient Light: TF Priority, HD Cine, Cine - FPS, Simple brightness measurement, etc
- Modalità di misura Flash: con syncro chord, senza synchro cord
- Range di misurazione illuminazione: 0.63 to 2000000lux - 0.10 to 180000FC
Esposimetro digitale: Speedmaster L-858D
Concludiamo questa trilogia con lo Sekonic Speedmaster L-858D uno dei migliori esposimetri prodotti da questa azienda.
Si tratta di uno strumento molto avanzato con un altissima qualità delle prestazioni e che quindi è destinato a un uso professionale.
Presenta infatti delle gamme di misurazione veramente estese, come per esempio: il campo di misurazione per la luce incidente tra -5 e +22,9 EV, o quello di misurazione per la luce riflessa da -1 a +24,4 EV.
- Fotometro digitale per luce ambientale e flash
- Touch screen a colori da 2,7 "
- Gamma ISO estesa ISO 3 a ISO 13.107.200 + ISO 850
- Film Full HD e modalità Cinema da 1 a 1000 f / e da 1 a 358 gradi di angolo dell'otturatore
Esposimetro esterno: Dr.Meter LX1330B
L'ultimo esposimetro che analizziamo è il Dr.Meter LX1330B,un luxmetro digitale con moltissime funzioni, con un range da 0 a 200.000 lux.
La pila da 9V gli consente di funzionare per circa 200 ore.
Anche in questo caso si tratta di un esposimetro molto facile da utilizzare che presenta inoltre un'elevata reattività e un ridotto consumo energetico.
- L'unità è commutabile, semplicemente premendo un pulsante
- Questo esposimetro ha un'elevata precisione e una risposta rapida e la funzione di azzeramento automatico
- Ampiamente usato per test di luce di negozi pubblici, biblioteca, museo, fabbrica di lampade, servizio fotografico, disposizione della luce sul palco, ecc
- Funzione di blocco dati e conservazione dati massima, basso consumo energetico, tempi di salita e discesa brevi
- Questo esposimetro ha un'elevata precisione e una risposta rapida e la funzione di azzeramento automatico
Quale esposimetro fotografico scegliere: conclusioni
L'esposizione è un elemento cruciale nella fotografia e l'utilizzo di un esposimetro può essere estremamente utile per ottenere immagini di alta qualità, utilizzarlo in modo efficace può infatti fare la differenza tra una foto con la corretta luminosità e una sottoesposta o sovraesposta.
Spero che quest'articolo ti abbia fornito le informazioni necessarie per comprendere l'importanza dell'esposizione e per utilizzare l'esposimetro in modo più efficace all'interno delle tue composizioni.
Ricorda che la pratica è fondamentale per migliorare le tue abilità fotografiche quindi non aver paura di sperimentare, giocando con luci e ombre, perché solo attraverso la pratica e l'esperienza potrai affinare la tua sensibilità fotografica e raggiungere risultati degni di nota.
Ultimo aggiornamento 2023-10-04 - Immagini da Amazon Product Advertising API