Le ultime regole per far volare il tuo drone in sicurezza

regole drone

Oggi parleremo dell'attuale regolamento droni, ossia quell'insieme di leggi che regolano l'utilizzo e il volo di queste moderne apparecchiature.
Uno strumento assolutamente necessario visto che il drone è uno degli accessori elettronici più venduti a livello amatoriale.
Ti ricordo infatti che un qualsiasi oggetto di piccole dimensioni in caduta libera da grandi altezze può causare seri danni a cose e a persone, quindi delle regole sull'uso del drone sono assolutamente necessarie anche per questioni relative alla privacy.
In questo articolo faremo quindi un po' di chiarezza e cercheremo di capire come far volare il nostro drone in sicurezza sul territorio italiano, quindi ora basta con le chiacchiere e passiamo alle principali regole europee sui droni.

Quali sono gli utilizzi dei droni?

Non è infatti certo un mistero che l'uso dei droni a livello mondiale sia in costante aumento, questi velivoli vengono infatti ormai usati quasi per tutto: dal campo militare a quello di sorveglianza, dal trasporto di merci e posta, al semplice uso ricreativo.
Come sono in aumento anche gli incidenti che spesso vedono protagonisti sprovveduti piloti di droni, che vedono schiantarsi i loro velivoli contro automobili o grattacieli.
Quello che spesso si trascura è che non serve un'incidente per rischiare di incappare in una salata contravvenzione ma basta anche non seguire le principali regole che regolamentano il volo del nostro drone.
La legge infatti non ammette ignoranza e una trasgressione a queste norme può costare anche migliaia di euro, quindi per evitare spiacevoli inconvenienti facciamo un po' di chiarezza.

normativa droni

Quale ente regolamenta in Italia il settore dei droni? E come vengono classificati?

La regolamentazione dei droni è infatti da poco cambiata, così come l'organo che la gestisce.
Se prima per quando riguarda l'Italia facevamo riferimento al sito dell'Enac ora le principali regole sull'utilizzo dei droni sono stabilite dall'EASA (European Union Aviation Safety Agency), organo che ha il compito di uniformare la legislazione a livello europeo.
Il cambiamento della normativa che balza subito agli occhi è la variazione nella classificazione dei droni.
Se prima infatti si basava sull'utilizzo di queste apparecchiature dividendo le operazioni a uso ricreativo da quelle a uso professionale, ora si basa sul fattore di rischio e sul peso del drone.
In base a questa classificazione possiamo distinguere i droni in tre grandi categorie: Open, Specific e Certified, vediamole meglio.

Regole drone: categoria Specific

In questa categoria appartengono droni adibiti al trasporto di merci in cui il livello di rischio è indicato come medio.
I velivoli appartenenti a questa categoria hanno bisogno di un permesso per volare da parte degli organi preposti e i piloti devono essere in possesso di una certificazione che attesti la frequentazione di un corso di volo.

Regole drone: categoria Certified

La categoria certificata contraddistingue droni adibiti per il trasporto di merci o persone, in questo caso il livello di rischio è ovviamente alto e sono necessarie le certificazioni richieste per la categoria precedente.

regolamento droni italiano

Un'immagine che riassume i concetti appena espressi.

Regole drone: categoria Open adibita per uso amatoriale

La categoria che ci riguarda invece da più vicino è quella Open che è infatti è adibita ad uso amatoriale e presenta un livello di rischio basso. Per questo motivo in questo articolo ci concentreremo sul regolamento droni di questa categoria.
I velivoli appartenenti alla categoria Open possono essere utilizzati senza la necessità di chiedere un permesso ma devono essere sempre fatti volare a vista e rimanere sotto la quota massima di 120 metri di altezza.
Inoltre un drone per essere classificato Open deve avere un peso massimo complessivo non superiore ai 25kg.  
Queste regole sono imprescindibili se solo una di queste viene infranta non siamo più in categoria Open ma possiamo a quella Specifica.
Se quindi si viene fermati dalle autorità quando il  drone non è nel raggio visivo del pilota, possiamo prendere una multa perché non avremo i requisiti per il volo specifico come per esempio l'autorizzazione al decollo.

regole droni

Regole droni in linea generale presse direttamente dal sito EASA.

Classificazione drone in base al peso

La categoria Open presenta poi delle sottoclassi con regole e caratteristiche ben delineate, analizziamole insieme.
Prima però per avere un quadro completo del discorso vediamo l'ultima classificazione ufficiale dei droni secondo l'unione europea che si basa unicamente sul peso del velivolo:

  • C0  con peso minore di 250 grammi 
  • C1 con peso superiore al precedente ma minore di 900 grammi
  • C2 il cui peso non supera i 4 kg  
  • C3 con un range di peso compreso tra 4 e 25 kg

Regolamento droni: le categorie Open

Le categorie Open invece si basano sulla vicinanza delle operazioni alle persone, in base a questa classificazione possiamo avere:

  • A1 con possibilità di volo sopra le persone ma non sopra il pilota e gli assembramenti di individui. Quindi per esempio vuol dire che puoi sorvolare una via con qualche persona ma non un evento come una manifestazione o una partita di calcio
  • A2 con possibilità di volo vicino alle persone mantenendo una distanza minima di 30 metri dalla persona più vicina. Questa distanza pio essere però ridotta di molto fino ad arrivare a 5 metri se il drone mantiene una velocità di crociera non superiore a 3 metri/s
  • La categoria Open A3 è invece più restrittiva della precedente e non permette di avvicinarsi alle persone in questo caso infatti sarà necessario mantenere una distanza di almeno 150 metri dalle zone abitate industriali. 
regole drone europee

Le categorie Open e le rispettive regole per il volo dei droni.

Di quale patentino ho bisogno per pilotare un drone?

Per quanto riguarda le sottocategorie Open esistono anche delle divisioni per sul possesso o meno di un patentino di volo per droni, analizziamo velocemente anche questo punto.
Come prima cosa parliamo dei diversi gradi di certificazione di volo, esistono infatti due diverse licenze che possono essere acquisite seguendo dei corsi.
Il certificato di base è quello A1/A3 che è necessario se si vuole pilotare un drone, mentre quello specialistico è quello A2.
Con il certificato di base potrai guidare droni con un peso compreso tra 250g e 25kg. A una distanza però di almeno 150 metri da edifici e persone escluso il pilota.
Con il Certificato specialistico puoi pilotare droni di peso compreso tra 500 grammi e 2 kg e a soli 50 metri di distanza dalle persone.

Cosa serve per guidare un drone sotto i 250 grammi?

Ora tiriamo le somme di quanto detto e analizziamo nel dettaglio quello che ci interessa, perché in base alla classe del velivolo e alla categoria Open ci sono obblighi e regole diverse.
Con i droni di classe C0 quindi con un peso sotto i 250 gr, si ha il massimo della libertà.
Non avrai infatti bisogno di nessun patentino di volo e potrai sorvolare anche le persone coinvolte (A1), dovrai ovviamente rispettare le regole base della categoria Open: volo sempre in contatto visivo e con una quota massima di 120 metri di altezza e non potrai sorvolare assembramenti di persone.

droni regolamento

Le regole per i droni con peso minore di 250 gr sono praticamente inesistenti.

Regole drone con peso superiore ai 250 gr

In Categoria A1 possono volare anche i Droni con un peso minore di 900g (C1) ma in questo caso è obbligatorio aver conseguito il patentino di volo A1/A3 e evitare di passare sopra le persone, nel caso succedesse bisogna spostare subito il drone.
Inoltre i droni classe C1 e superiore devono essere dotati di transponder, un'apparecchiatura in dotazione in grado di trasmettere dati sensibili come la rotta o il codice identificativo del drone.
Nelle categorie Open superiori che sono poco rilevanti per questo articolo abbiamo che: per la categoria A2 bisogna avere anche il patentino di volo specifico mentre per quella A3 basta il primo brevetto.

Dove si può volare con i droni?

Prima di concludere vediamo ancora degli obblighi che derivano dall'uso di un drone. Tutti i velivoli devono registrarsi al portale D-Flight, gli unici droni esenti da questo procedimento sono quelli sotto i 250 grammi e senza telecamera, si tratta quindi di pochissime tipologie. All'interno di questo sito potrai trovare anche tutte le zone che sono interdette al volo di qualsiasi tipologia di drone. È vietato per esempio sorvolare: prigioni e carceri, aree militari, porti e aeroporti, ospedali, grandi eventi (festival, carnevale).

Regolamento droni: serve un'assicurazione per guidare un drone?

Qualsiasi drone prima di volare deve essere in possesso di un'assicurazione valida, anche quelli sotto i 250gr. Una salvaguardia che comunque andrebbe attuata anche senza nessun obbligo.

Si può volare con i droni di notte?

Le regole dicono che qualsiasi drone può volare di notte, purché sia dotato di un sistema di illuminazione notturno che ne garantisca la visibilità in qualsiasi condizione.

Le principali regole per guidare un drone: conclusioni

Con questo ultimo paragrafo si conclude questo articolo dedicato alle principali regole che bisogna seguire per pilotare un drone.
In questo articolo ho cercato di minimizzare il linguaggio tecnico ma in alcuni articoli potresti trovare dei termini più complessi quindi ecco un piccolo glossario tratto direttamente dal sito dell'Enac:

  • ANSV Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo
  • BVLOS Beyond Visual Line of Sight
  • EASA European Aviation Safety Agency (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea)
  • SAIL Specific Assurance and Integrity Level
  • UAS Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto
  • UAV Aeromobile a pilotaggio remoto
  • VLOS Visual Line of Sight (in contatto visivo)
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