
Oggi affronteremo un tema che spesso ingiustamente spaventa molti fotografi alle prime armi, sto parlando del concetto di istogramma in fotografia.
Hai presente quel grafico che appare sullo schermo lcd dopo aver scattato una fotografia?
Ma si dai, quell’inutile grafico che ti ruba tutto lo spazio sullo schermo e non ti lascia vedere bene la fotografia appena scattata.
Ecco, vedi che hai capito!!
Quello è l’istogramma fotografico.
L'importanza dell'istogramma in fotografia: premessa
Anche se ancora pensi che sia completamente inutile, ti assicuro che non è così.
L’istogramma in fotografia è uno degli strumenti più preziosi che puoi trovare sulla tua fotocamera.
Questo grafico infatti, ti permette magicamente di capire la corretta esposizione della tua fotografia durante la fase di scatto.
Un vantaggio niente male, non credi?
Come hai detto? Non capisci come interpretarlo?
Non siamo mica qui a pettinare le bambole!!
Hai qui pronto una mini guida che risponderà a ogni tuo dubbio, direi che non ti resta che leggerla 😉
Quindi non mi perdo in lunghi preamboli e ti lascio subito alla parte succosa del discorso, certo che alla fine di questo post anche tu saprai finalmente capire come leggere l’istogramma di una fotografia in ogni situazione.
Se preferisci puoi approfondire questo e molti altri temi sul nostro canale Youtube.
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Interpretazione dell'istogramma fotografico
L'istogramma fotografico è una rappresentazione grafica, di come sono distribuiti i pixel di una fotografia in base alla loro luminosità.
In parole povere questo grafico ci dice quanto è scura o chiara una fotografia dandoci una chiara rappresentazione dell’esposizione dello scatto.
Capire l'istogramma di una foto: l'asse delle x
Passiamo ora ad analizzare la struttura dell'istogramma di una foto, per capire come poterlo interpretare.
Sull’asse delle X abbiamo la luminosità, è possibile dividere questo asse in tre ipotetiche aree:
- Settore di sinistra, noto anche come shadows. Rappresenta la parte meno luminosa del tuo grafico, in questa zona vengono rappresentate le ombre e i toni scuri della fotografia.
- Settore di destra nota anche come highlights. Rappresenta la parte di grafico più luminosa, in questa zona vengono rappresentate le luci e toni chiari della fotografia.
- La parte centrale nota anche come midtones. Rappresenta la via di mezzo tra le due appena viste. Le immagini che presentano un’alta percentuale di pixel in questa zona, hanno medi valori tonali di luminosità.

In questa immagine riassuntiva puoi veder rappresentate le tre distinte aree appena analizzate.
Capire l'istogramma di una foto: le alte luci e le ombre
I limiti delle diverse zone non sono fissi, essendo l’istogramma una rappresentazione empirica, ma possiamo comunque individuare 256 colonne:
- La prima colonna da sinistra rappresenta il punto di minore luminosità il nero perfetto. In questo punto i valori della luminosità del sistema RGB (rosso, verde, blu) sono pari a 0.
- L’ultima colonna a destra, rappresenta il punto di maggior luminosità il bianco perfetto. In questo punto i valori di luminosità del sistema RGB sono pari a 255, il valore massimo di questa scala.
- In mezzo a queste due valori ci sono 254 colonne che rappresentano altrettanti valori tonali di grigio. Questi valori verranno poi trasformati in colore vero e proprio dal sensore fotografico e dal suo filtro.
Capire l'istogramma di una foto: l'asse delle y
Grazie all’asse delle Y, puoi invece capire quanti pixel ci sono con una determinata tonalità, rappresenta quindi l’altezza delle colonne di colore.
A seconda della quantità presente di un singolo colore, potrai avere una colonna:
- Vuota: significa semplicemente che non ci sono pixel che presentano quel determinato colore nell’immagine finale.
- Entro i limiti: la situazione più comune di distribuzione di colore.
- Talmente alta da fuoriuscire dal limite massimo delle Y. In questo caso non ti devi preoccupare, vuole dire semplicemente che l’immagine ha una prevalenza di quella determinata fascia di tonalità di colore. Il fatto che fuoriesca dal grafico è dovuto solamente a dei limiti della rappresentazione grafica.

Istogramma, fotografia e clipping
Saper leggere l’istogramma fotografico è un’operazione fondamentale per ogni fotografo che si rispetti, perché permette di capire la corretta esposizione dei tuoi scatti.
Quando affronti il delicato tema dell’esposizione fotografica, devi considerare che il sensore ha una percezione limitata della luminosità rispetto al nostro occhio.
Questo vuol dire che, per esporre correttamente un’immagine, abbiamo la necessità di rientrare all’interno di quella che è la gamma dinamica del nostro sensore.
Infatti se un istogramma fotografico tocca i due margini verticali del grafico, andrai incontro al noto fenomeno del Clipping (clipping, traduzione: perdita di dati).
Come evitare fotografie sottoesposte e sovraesposte utilizzando l'istogramma di una foto
Il Clipping indica una scorretta esposizione dei tuoi scatti e si verifica quando una parte dei pixels non è compreso nei due estremi orizzontali del grafico.
Questo vuole dire che una parte della curva tocca:
- Il limite minimo di 0 (nero assoluto).
- Oppure il limite massimo 255 (bianco assoluto).
Quando l’istogramma di una fotografia tocca il margine inferiore dello 0 (sinistra del grafico) , siamo in presenza di una foto sottoesposta.
In questo caso, lo scatto finale risulterà molto scuro e alcune parti (quelle che toccano il margine) sono talmente nere da aver perso i dettagli di quei pixels.
Nelle immagini sottostanti puoi vedere una fotografia sottoesposta e il relativo istogramma di luminosità.

Una fotografia chiaramente sottoesposta.

Il relativo istogramma fotografico, che come puoi notare tocca abbondantemente il margine sinistro del grafico.
Quando invece la curva di luminosità tocca il margine superiore 255 (parte destra del grafico), sei in presenza di un’immagine sovraesposta.
In questo caso lo scatto finale apparirà molto chiaro, quasi tendente al bianco, come se l’immagine fosse avvolta dalla nebbia.
Anche in questa situazione, alcune parti dello scatto perderanno il giusto dettaglio per via della troppa luce.
In gergo fotografico si dice che questi pixels sono bruciati dalla luce.

Una fotografia evidentemente sovraesposta.

Il relativo istogramma, che in questo caso tocca abbondantemente il margine destro del grafico.
L'istogramma fotografico a campana
In generale possiamo dire che teoricamente la curva ottimale dovrebbe essere a campana, quindi con la parte centrale più alta del resto dell’istogramma.
In questo modo, la maggior parte dei pixels ricade nelle zone colorate della curva regalando un maggior dettaglio alla tua fotografia.
Questa situazione teorica nella pratica si verifica veramente poche volte, ma questo non vuole dire che la tua immagine abbia un’esposizione sbagliata, anzi!!
Quale forma deve avere un istogramma fotografico? Non esiste l'istogramma perfetto!
Come puoi notare anche dalle tue fotografie, non esiste un istogramma che vada universalmente bene per tutti i tuoi scatti.
La situazione non è così difficile come stai pensando!!
Esistono degli scenari (il più delle volte) che per natura, avranno per forza una predominanza di pixels più scuri o più chiari.
La tua curva sarà quindi più schiacciata verso uno degli estremi del grafico ma questo non vuole dire che hai esposto in maniera non adeguata il tuo scatto.
Quali sono queste circostanze?
Con il tempo e un po di pratica imparerai a interpretare al meglio questo utile strumento. Anzi ti assicuro che quando avrai acquistato dimestichezza, capirai come ottenere l’istogramma da te scelto per un determinato scatto senza neanche controllarlo.
Quindi non ti allarmare se inizialmente il concetto ti sembra un po’ ostico é tutto questione di logica.
Se per esempio:
- Stai fotografando al tramonto, per creare la silhouette scura tipica di questi scatti, è ovvio che il tuo istogramma fotografico sia nettamente spostato verso sinistra non credi?

Esempio di una fotografia esposta correttamente pur avendo l'istogramma spostato nella zona delle ombre.
- Allo stesso modo, se fotografi in condizione di molta luce è logico che il tuo istogramma questa volta sarà più spostato verso la parte destra, dove sono posizionate le alte luci.
Ma, anche in questo caso, non vuol dire che tu abbia esposto in maniera sbagliata.

Allo stesso modo, questa fotografia pur avendo l'istogramma nettamente spostato verso la zona delle alte luci, presenta un'esposizione corretta.
Gli allarmi d'esposizione
Ricordati che se hai qualche dubbio mentre stai decifrando il tuo istogramma fotografico, durante la fase di scatto puoi usare un altro strumento molto utile per capire la corretta esposizione: gli allarmi d’esposizione.
Una volta attivata questa funzione, sulla tua immagine appariranno delle porzioni di colore diverso oppure lampeggianti.
Queste aree colorate sono quelle che fuoriescono dall'istogramma di luminosità sull'asse delle x, rappresentano quindi le porzioni di scena che possono essere sottoesposte o sovraesposte.
In questo modo avrai un riscontro immediato di cosa non va nella tua foto e potrai intervenire per ripristinare la corretta esposizione modulando i valori di...?
Iso, tempo e diaframma.
L'Istogramma rgb o di colore
Alcune fotocamera per aiutarti a esporre nella maniera corretta i tuoi scatti, presentano anche un altro tipo di istogramma fotografico che viene definito istogramma RGB.
L’analisi di questo grafico è la medesima del precedente, la differenza risiede nel fatto che questo istogramma separa le tre componenti principali del colore (rosso, giallo, blu) in tre curve differenti.
In questo modo, potrai capire quale componente cromatica sta creando problemi d’esposizione nella tua fotografia e correggerla agevolmente.
L'Istogramma fotografico in post-produzione
Nella fase di fotoritocco avrai infatti la possibilità di spostare a posteriori la curva e correggere eventuali zone della fotografia che soffrono di perdita di dettaglio a causa dei problemi visti precedentemente.
Come spiego anche all'interno del nostro corso lightroom, le operazioni per eseguire questa operazione sono molto semplici ma ti consiglio sempre di ottimizzare questa opzione già in fase di scatto.
Ricordati sempre che tutti i programmi di fotoritocco lavorano per correggere l'esposizione in piccole zone dell'immagine non per stravolgere la luminosità della scena.
L'istogramma in fotografia: conclusioni
Come hai potuto notare anche dai grafici delle tue fotografie è molto difficile che la curva dell’istogramma sia a campana e perfettamente centrata.
Non devi preoccuparti di questo fattore, a meno che gli estremi dell’istogramma non tocchino pesantemente i margini estremi d’esposizione.
Potrai avere curve: più spostate a destra o a sinistra, con un andamento molto frastagliato oppure più dolce ma non è questo il problema.
Quello che devi capire è che un istogramma fotografico non deve essere letto passivamente.
Questo grafico deve essere sempre interpretato tenendo ben presente le condizioni di luce esistenti al momento dello scatto.
Solo in questo modo capirai come ottenere l’esposizione che avevi in mente per quella determinata fotografia.
Per avere questa piena padronanza del mezzo devi imparare a conoscerlo.
Il primo passo lo abbiamo fatto insieme, ma non commettere lo sbaglio di credere di essere diventato un mago dell’istogramma, perché ora arriva il bello!
Per fare tue queste nozioni devi incominciare ad allenare il tuo occhio e la tua mente a interpretarlo.
Quindi condividi questo post e incomincia a fare un po’ di pratica.
Cerca di scattare delle fotografie ad un soggetto qualunque variando solo l’esposizione. Ad ogni scatto fermati, osserva l’istogramma e cerca di capire la correlazione tra i cambi d’impostazioni della tua fotocamera e l’andamento delle curve.
Non accettare mai niente passivamente, inizia a interpretare e non te ne pentirai!